Afghanistan: Amnesty International, un lascito solidale per sostenere i diritti di donne e bambine

(Foto Steve Dupont per Amnesty International)

Un milione e 100.000 donne escluse dall’istruzione secondaria, 1095 civili uccisi, il 43% degli organi di stampa chiusi, 2.374 giornaliste estromesse dal loro lavoro: sono i numeri dell’Afghanistan di oggi, un Paese dove dal 15 agosto 2021, data in cui i talebani hanno ripreso il potere, è iniziata una nuova fase di violenze, che vede i diritti umani sotto attacco su tutti i fronti.
Amnesty International, ogni giorno al fianco della popolazione, chiede alla comunità internazionale tutto il sostegno possibile per difendere il diritto delle donne e degli uomini dell’Afghanistan a vivere in libertà, dignità e uguaglianza e rilancia un appello a sostenere questa lotta, anche attraverso uno strumento di solidarietà concreta come il lascito solidale.
Nonostante l’instabilità politica e i conflitti, le donne afghane hanno fatto importanti conquiste nei venti anni passati. Tuttavia oggi, sotto l’autorità talebana, stanno perdendo tutto ciò che hanno ottenuto. A partire dal 20 settembre 2021, è stato vietato alle ragazze afghane di età superiore ai 12 anni di frequentare le scuole. Al contempo, restrizioni severe sulla segregazione dei generi nelle università hanno fortemente limitato le opportunità per molte giovani donne di accedere a un’istruzione accademica significativa.
“I talebani, nel corso di questi due anni, hanno progressivamente smantellato le istituzioni fondamentali per la tutela dei diritti umani e represso la libertà di espressione e di associazione, il diritto a un giusto processo e altri diritti fondamentali. In particolare, hanno soppresso i diritti essenziali delle donne e delle ragazze. Si sono verificati arresti arbitrari, torture, rapimenti e omicidi di giornalisti, atleti, artisti, attivisti, difensori dei diritti umani, accademici, membri di minoranze religiose ed etniche”, spiega Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. “In questo scenario, è fondamentale che tutti prendano parte alla lotta di migliaia di donne e di uomini che stanno rischiando la vita per costruire un futuro di diritti e libertà. Certamente il lascito solidale è una formidabile leva verso questo cambiamento”.
Attraverso la campagna “Chi lotterà al tuo posto quando non ci sarai più?” Amnesty International ricorda che il lascito solidale è uno strumento di solidarietà che consente all’organizzazione di lottare ogni giorno al fianco delle donne e degli uomini dell’Afghanistan; uno strumento che non lede in alcun modo i diritti degli eredi legittimi e che non richiede grandi patrimoni. Info: https://amnesty.it/lasciti e lasciti@amnesty.it.

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