Libri: Milano, dibattito attorno al volume “Persona centralità e prospettive”. Rivolta, “recuperare la dimensione relazionale”

Giorgio Rivolta (Foto "Persona al centro")

“Dobbiamo riappropriarci del nostro essere persona, recuperando la dimensione relazionale. Infatti la persona non è per sé, ma per l’altro e questo in tutti gli ambiti: dalla scuola alla sanità fino ad arrivare alla politica”, ha affermato Giorgio Rivolta, del consiglio direttivo di “Persona al centro. Associazione per la filosofia della persona”, che, insieme alla Fondazione culturale Ambrosianeum, ha promosso la presentazione del volume “Persona centralità e prospettive”, tenutasi ieri, 24 marzo, a Milano. “Quando diciamo che la persona è “prospettiva delle prospettive” vogliamo sottolineare che deve diventare principio per i saperi e le pratiche. Vogliamo quindi rilanciare l’idea di persona che può dire qualcosa solo se diventa un’utopia concreta. Più del popolo e della cittadinanza”, le parole di Francesco Totaro, presidente del Comitato scientifico del Centro studi filosofici di Gallarate con sede a Roma, chiamato a tirare le file dell’incontro. Anche Roberto Mordacci, preside della facoltà di Filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e direttore del centro di ricerca internazionale Reasons for Europe, ha parlato dell’importanza del pensiero utopico per leggere e ridefinire le relazioni nel loro complesso: «oggi c’è bisogno di pensare in maniera utopica, non in maniera astratta o fantasiosa, ma partendo dalle contraddizioni e rovesciandole, immaginando soluzioni alternative capaci di prefigurare un futuro nuovo sul piano politico”.

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