Papa Francesco: “anche voi, per favore, confessatevi, è salutare”. “Pregate per me, oggi devo confessarmi anche io”. L’esempio di “due grandi confessori”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Anche voi, per favore, confessatevi: è salutare, ci fa bene a noi confessori farlo”. E’ l’invito, a braccio, del Papa, agli 800 partecipanti al XXXII Corso sul Foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica. “Pregate anche per me, perché oggi devo confessarmi anche io!”, la preghiera riferita alla liturgia penitenziale che il Santo Padre presiederà questo pomeriggio nella basilica di San Pietro, e durante la quale compirà l’Atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. “La misericordia di Dio non ha limiti, la misericordia del confessore lo stesso”, la raccomandazione di Francesco, che ha concluso il suo discorso raccontando a braccio due testimonianze di “due grandi confessori” che ha conosciuto a Buenos Aires. La prima è quella di “un sacramentino, morto a 92 anni, confessore di tutto il clero di Buenos Aires. Un grande confessore, è stato anche Provinciale, ma sempre trovava posto nella basilica in cui abitava per confessare. Andavo a confessarmi da lui e sempre diceva: ‘Va bene, coraggio, avanti’ e ti perdonava. Una domenica di Pasqua, ero già vicario generale, sono sceso per vedere se c’era qualche fax e ne ho visto uno che annunciava che era morto: un peccato. Avevo l’abitudine, per Pasqua e per Natale, di andare a pranzo con i sacerdoti nella casa di riposo. Dopo il pranzo sono entrato nella basilica, c’era la bara aperta e non c’era nessuno, due vecchietti che dicevano il rosario. Mi sono avvicinato alla bara, nessun fiore. Sono uscito, sono andato dal fiorista e ho comprato dei fiori. Sono tornato e quando stavo sistemando i fiori ho visto il rosario, ho avuto una grande tentazione e gli ho rubato il crocifisso del rosario. Ho detto: ‘dammi la metà della tua misericordia’. Quella croce la porto qui dentro sempre con me, chiedo che mi dia misericordia”. L’altro grande confessore è un padre Cappuccino di 96 anni, che ancora confessa nel Santuario della Madonna di Pompei a Buenos Aires. “C’è sempre una coda di laici, laiche, vescovi”, ha detto il Papa: “E’ venuto a trovarmi qui all’inizio del pontificato, aveva un convegno. Aveva 86 o 87 anni. E’ venuto da me e mi ha detto: ‘io perdono sempre, tutto, troppo’. ‘Per questo la gente ti cerca’. ‘Alle volte sento lo scrupolo di perdonare troppo’. ‘E cosa fai?’. ‘Vado in cappella e chiedo al Signore: perdono, scusami, ho perdonato troppo… ma stai attento, perché sei stato tu a darmi il cattivo esempio!’. “Perdonare bene, con giustizia ma con grande amore”, la raccomandazione finale di Francesco, che ha esortato i confessori a rivolgersi alla Madonna: “Lei è madre e sempre cerca di salvare i suoi figli: quando avete qualche dubbio, pensate alla mamma. La Madonna perdona tutto, e se loro pregano la Madonna lei ci salverà”.

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