Papa Francesco: “notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case”, “efferata guerra fa soffrire tutti”. “Spirito Santo dissolve odio e rancore”

“In questi giorni notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi”. Al centro dell’omelia di Papa Francesco nella liturgia penitenziale in Vaticano, al cui interno si svolgerà l’Atto di consacrazione dell’umanità, e in particolare della Russia e dell’Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria ci sono le preoccupazioni per il conflitto in atto. “L’efferata guerra, che si è abbattuta su tanti e fa soffrire tutti, provoca in ciascuno paura e sgomento”, l’analisi di Francesco: “Avvertiamo dentro un senso di impotenza e di inadeguatezza. Abbiamo bisogno di sentirci dire ‘non temere’. Ma non bastano le rassicurazioni umane, occorre la presenza di Dio, la certezza del perdono divino, il solo che cancella il male, disinnesca il rancore, restituisce la pace al cuore”. “Ritorniamo a Dio, ritorniamo al suo perdono”, l’esortazione del Papa, che ha ricordato “come Dio interviene nella storia: donando il suo stesso Spirito”. “Perché in ciò che conta non bastano le nostre forze”, ha spiegato Francesco: “Noi da soli non riusciamo a risolvere le contraddizioni della storia e nemmeno quelle del nostro cuore. Abbiamo bisogno della forza sapiente e mite di Dio, che è lo Spirito Santo. Abbiamo bisogno dello Spirito d’amore, che dissolve l’odio, spegne il rancore, estingue l’avidità, ci ridesta dall’indifferenza. Abbiamo bisogno dell’amore di Dio perché il nostro amore è precario e insufficiente”.

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