Papa Francesco: “la paura non può più tenerci in ostaggio”, “Dio è più grande dei tuoi sbagli”

“Ogni volta che la vita si apre a Dio, la paura non può più tenerci in ostaggio”. A garantirlo è stato il Papa, che nell’omelia del Rito per la Riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione individuale e l’Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia e dell’Ucraina, da lui presieduto nella basilica di San Pietro, si è rivolto idealmente a ciascuno di noi: “Sorella, fratello, se i tuoi peccati ti spaventano, se il tuo passato ti inquieta, se le tue ferite non si rimarginano, se le continue cadute ti demoralizzano e ti sembra di aver smarrito la speranza, non temere. Dio conosce le tue debolezze ed è più grande dei tuoi sbagli. Una cosa ti chiede: le tue fragilità, le tue miserie, non tenerle dentro di te; portale a lui, deponile  in lui, , e da motivi di desolazione diventeranno opportunità di risurrezione”. “Non temere! La Vergine Maria ci accompagna: ella stessa ha gettato il suo turbamento in Dio”, ha proseguito Francesco: “L’annuncio dell’Angelo le dava ragioni serie per temere. Le proponeva qualcosa di impensabile, che andava al di là delle sue forze e che da sola non avrebbe potuto gestire: ci sarebbero state troppe difficoltà, problemi con la legge mosaica, con Giuseppe, con le persone del suo paese e del suo popolo. Ma Maria non solleva obiezioni. Le basta quel non temere, le basta la rassicurazione di Dio. Si stringe a Lui, come vogliamo fare noi stasera”. “Perché spesso facciamo l’opposto”, ha spiegato il Papa: “partiamo dalle nostre certezze e, solo quando le perdiamo, andiamo da Dio. La Madonna, invece, ci insegna a partire da Dio, nella fiducia che così tutto il resto ci sarà dato. Ci invita ad andare alla sorgente, al Signore, che è il rimedio radicale contro la paura e il male di vivere”. Poi la citazione di una “bella frase” di Sant’Agostino, rivolta a Dio e riportata sopra un confessionale qui in Vaticano: “Allontanarsi da te è cadere, tornare a te è risorgere, restare in te è esistere”. “Mi viene in mente una storia di un monaco nel deserto”, ha aggiunto a braccio il Papa: “Chiedeva al Signore: Ti ho dato tutto, cosa ci manca? Dammi i tuoi peccati, la risposta del Signore”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori