Diocesi: Cerreto Sannita, vescovo Mazzafaro a Varsavia e a Poznan per portare aiuto ai profughi ucraini

“Ho portato la vicinanza e la solidarietà di tutta la chiesa diocesana ai profughi incontrati e nei colloqui avuti con il card. Kazimierz Nycz, Arcivescovo metropolita di Varsavia, e con mons. Salvatore Pennacchio, Nunzio apostolico in Polonia”. Così mons. Giuseppe Mazzafaro, vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, riferisce la sua visita in Polonia dal 20 al 24 marzo, per portare aiuti umanitari ai profughi ucraini. “Ho visto con i miei occhi – dichiara il presule – l’infaticabile lavoro nell’accoglienza di centinaia di persone e nell’ascolto delle loro necessità, un impegno esemplare. C’è grande serietà e organizzazione nel gestire una situazione in continuo divenire, nell’accogliere le persone come fossero propri familiari, dandogli tutto quello che hanno. Per questo c’è anche un grande spirito di gratitudine verso la Caritas. Tuttavia è molto doloroso constatare che moltissimi di questi bambini con le loro mamme hanno bisogno di cure, anche quando non hanno evidenti ferite. Hanno comunque subito dei forti traumi, lo stress della fuga, soprattutto i più grandi, che hanno maggiore consapevolezza di ciò che sta succedendo”. La generosità di tante persone, per mons. Mazzafaro, è “una luce di speranza, una straordinaria e generosa mobilitazione di tanti per aiutare, sostenere, donare, accogliere, che sta permettendo un intervento efficace e rapido: l’invio di aiuti umanitari di cui ha estremo bisogno chi è rimasto in Ucraina; gli aiuti a Leopoli e a Mariupol, il sostegno ai profughi alle frontiere di Slovacchia, Polonia e Ungheria; l’organizzazione di una rete di accoglienza in Europa, grazie alle tante offerte di ospitalità segnalate”. Il pensiero del vescovo , unito alla preghiera, corre “a tutti i genitori perché possano presto tornare a progetti di vita e a riabbracciare i propri affetti. Non dobbiamo scoraggiarci! La sensibilità che la nostra gente sta mostrando nel collaborare ad alleviare il dolore dei profughi Ucraini è commovente e importante. La perseveranza in Cristo contribuisce ad alleviare tanti problemi”.

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