Terra dei fuochi: Subiaco, il Comune dedica una piazza al sostituto commissario della Polizia di Stato, Roberto Mancini

Una piazza all’eroe della Terra dei Fuochi, il sostituto commissario della Polizia di Stato, Roberto Mancini: a dedicarla al poliziotto è il Comune di Subiaco, città laziale della quale Mancini è originario. La cerimonia di dedicazione si terrà il prossimo 19 settembre, alle ore 11, presso via Milazzo, nelle immediate vicinanze dell’abitazione della famiglia. Si tratta, si legge in un comunicato diffuso oggi dal Comune di Subiaco, di “un’intitolazione voluta fortemente da tutta la comunità che si è adoperata con tanti contributi individuali e associativi, assieme al Comune, per giungere a tale risultato. Dopo la deliberazione della Giunta comunale n. 4/2020, con la quale viene formalmente istituita ‘piazzetta Roberto Mancini’ presso via Milazzo, la Prefettura di Roma ha decretato l’accoglimento della proposta”.

Medaglia d’oro al Valor civile, il sostituto commissario della Polizia di Stato Roberto Mancini “vuole essere così ricordato dalla comunità di Subiaco, per essersi prodigato nell’ambito della lotta alle ecomafie, con straordinario senso del dovere ed eccezionale professionalità nell’attività investigativa per l’individuazione, nel territorio campano, di siti inquinati da rifiuti tossici illecitamente smaltiti. L’abnegazione e l’incessante impegno profuso, per molti anni, nello svolgimento delle indagini gli causavano una grave patologia che ne determinava prematuramente la morte. Mirabile esempio di spirito di servizio e di elette virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio”. Nel 1992, dopo l’avvio delle indagini avviate dalle confessioni del pentito Nunzio Perrella, il commissario Roberto Mancini organizzò una squadra speciale che contribuì a “scoperchiare” una realtà ben peggiore del previsto. Nel 2002, dopo l’esposizione nella Terra dei Fuochi, gli venne diagnosticato un linfoma che lo porterà, dopo 12 anni di cure e lotte quotidiane, alla morte nel 2014, all’età di 53 anni. Alla cerimonia di intitolazione interverranno, oltre alle autorità comunali e alla famiglia, il questore di Roma, Mario Della Cioppa, il giornalista e autore del libro “Io, morto per dovere” su Roberto Mancini, Nello Trocchia, Carlo Della Rocca, preside della facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università La Sapienza, amico di Roberto Mancini, e l’assistente capo della Polizia Alessandro Magno, collega di Roberto Mancini. La storia di Roberto Mancini ha ispirato la fiction prodotta da Rai 1 “Io non mi arrendo” con Beppe Fiorello.

 

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