Diocesi: Caritas Matera-Irsina, un premio alla Biennale di Architettura per “Le residenze temporanee al Cappuccino Vecchio”

Domani 14 settembre nella Sala delle Colonne di Cà Giustinian a Venezia, nell’ambito della Biennale di Architettura 2021, avverrà la cerimonia di consegna dei premi nazionali In/Architettura 2020, promossi da In/Arch (Istituto nazionale di architettura) e Ance. Si tratta di premi assegnati sulla produzione di architettura nel nostro Paese negli ultimi cinque anni.
Per la loro natura e la loro struttura i premi In/Arch evidenziano che “la qualità di un’architettura non è circoscritta a questioni estetico-linguistiche ma è l’esito di un processo complesso che coinvolge tutti i passaggi della filiera produttiva dal programma al progetto, al controllo e alla gestione”. Di qui la scelta di premiare l’opera e i tre principali protagonisti che sono alla base della sua realizzazione: committente, progettista, costruttore.
Alla presenza del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e del presidente della Biennale Roberto Cicutto, sarà premiato un intervento materano: “Le residenze temporanee al Cappuccino Vecchio” commissionate dall’arcidiocesi di Matera-Irsina-Ufficio Caritas e progettato dal giovane architetto materano Massimo Acito (studio Osa architettura e paesaggio, Roma) e realizzata da Cogem costruzioni nel 2019.
“Si tratta – spiega una nota – di sei piccole residenze, disponibili per l’ospitalità turistica, gestite dalla Caritas diocesana nell’ambito di un progetto che prevede la contemporanea fruizione degli spazi da parte di persone senza fissa dimora e i turisti che vengono a visitare la città di Matera. Quanti, dunque, sceglieranno di usufruire di questa struttura ricettiva non solo avranno la possibilità di abitare in un luogo ricco di storia e di fascino, ma anche di sviluppare e costruire un’altra idea di comunità, quella che include, che si prende cura dell’altro, che ha a cuore la generatività delle relazioni”.
Il tempo delle vacanze e della bellezza, per quanti possono permetterselo, è l’opportunità per sostenere quanti vivono una condizione di fragilità sociale, economica, culturale.
“Al Cappuccino vecchio” è, dunque, “una struttura ricettiva che mette in atto il percorso avviato nell’ambito dell’impresa no-profit, ovvero la realizzazione di attività profit per sostenere il no-profit, con tutta la vasta gamma di servizi e progetti che la Caritas realizza: accoglienza, opportunità lavorative per i giovani disoccupati, recupero delle eccedenze”.

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