Afghanistan: Guterres (Onu), appello alla comunità internazionale ad essere “solidale”

Un appello alla comunità internazionale perché sia solidale con l’Afghanistan che, dopo decenni di guerra, sofferenza e insicurezza, affronta forse il suo momento più pericoloso. A lanciarlo è stato oggi il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres aprendo a Ginevra l’incontro di alto livello sulla situazione umanitaria in Afghanistan. Obiettivo della conferenza è quello di raccogliere 606 milioni di dollari per portare soccorsi vitali a 11 milioni di persone nel Paese nei prossimi quattro mesi. Guterres ha annunciato che l’Onu stanzierà 20 milioni di dollari dal Fondo centrale di risposta alle emergenze per sostenere l’operazione umanitaria in Afghanistan. Tracciando un quadro dell’emergenza umanitaria nel Paese, Guterres ha affermato che “un afghano su tre non sa da dove verrà il prossimo pasto. Il tasso di povertà è in aumento e i servizi pubblici di base sono prossimi al collasso. Centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case. Allo stesso tempo, l’Afghanistan affronta una grave siccità, la seconda in quattro anni. Molte persone potrebbero rimanere senza cibo entro la fine di questo mese, proprio con l’avvicinarsi dell’inverno. E, naturalmente, il Covid-19 continua a perseguitare il Paese”. Da qui l’appello alla comunità internazionale a “trovare il modo di mettere a disposizione liquidità per far respirare l’economia afghana: un collasso totale avrebbe conseguenze devastanti per la popolazione e rischierebbe di destabilizzare i Paesi vicini con una fuga massiccia”. Un passaggio del suo intervento Guterres lo ha dedicato alle donne e alle ragazze: “Dobbiamo salvaguardare i diritti delle donne e delle ragazze in Afghanistan, anche attraverso l’accesso all’istruzione e ad altri servizi essenziali”. “Uno dei punti luminosi dell’Afghanistan oggi – ha affermato il segretario generale – è la nuova generazione di donne leader e imprenditrici, istruite e fiorite negli ultimi due decenni. Le donne e le ragazze afghane vogliono assicurarsi che gli sforzi fatti non vadano persi, le porte non siano chiuse e la speranza non si spenga. Questo è fondamentale per il futuro del Paese e di ogni afghano”.

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