Papa Francesco: al Bangladesh, “continuare generosità e sensibilizzazione umanitaria nei confronti dei rifugiati, dei più poveri, degli svantaggiati”

“Il Bangladesh è uno Stato giovane e ha sempre avuto un posto speciale nel cuore dei Papi, che fin dall’inizio hanno espresso solidarietà al suo popolo, hanno cercato di accompagnarlo nel superamento delle avversità iniziali e lo hanno sostenuto nel compito impegnativo di costruire e far crescere la nazione”. Lo dice il Papa, nel videomessaggio inviato al Presidente, al primo ministro e al popolo del Bangladesh in occasione del centenario della nascita dello Sceicco Mujibur Rahman e del 50° anniversario dell’indipendenza del Paese. “Auspico che le buone relazioni tra la Santa Sede e il Bangladesh continuino a fiorire”, prosegue Francesco: “Confido altresì che il clima sempre più favorevole di incontro e di dialogo interreligioso, che ho potuto riscontrare durante la mia visita, continuerà a permettere ai credenti di esprimere liberamente le loro convinzioni più profonde sul significato e sul fine della vita e contribuirà così a promuovere i valori spirituali, che sono la base sicura per una società pacifica e giusta”. ”Il Bangladesh – l’esordio di Francesco – è un Paese di rara bellezza naturale e una nazione moderna, che si sforza di tenere insieme l’unità della lingua e della cultura con il rispetto per le diverse tradizioni e comunità che abitano al suo interno. Questa è una delle eredità che lo sceicco Mujibur Rahman ha lasciato per tutti i bengalesi. Egli ha promosso una cultura dell’incontro e del dialogo, caratterizzata dalla saggezza e da una visione ampia e lungimirante. Era convinto che solo in una società pluralistica e inclusiva, nella quale ogni persona può vivere in libertà, pace e sicurezza, solo così è possibile costruire un mondo più giusto e più fraterno”. “Il futuro della democrazia e la salute della vita politica del Bangladesh sono essenzialmente legate ai suoi ideali fondanti e al patrimonio di dialogo sincero e di rispetto della legittima diversità che voi avete cercato di raggiungere in questi anni”, conclude il Papa: “Come amico del Bangladesh, incoraggio ciascuno di voi, in particolare le giovani generazioni, a rinnovare lo sforzo di lavorare per la pace e la prosperità della nobile Nazione che rappresentate. E chiedo a tutti voi di continuare nel vostro impegno di generosità e di sensibilizzazione umanitaria nei confronti dei rifugiati, dei più poveri, degli svantaggiati e di quanti non hanno voce”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori