Bangladesh: ActionAid aiuta i bambini dispersi a ritrovare le loro famiglie

Jahanu Begum, ha ritrovato i figli dispersi nell'incendio grazie ad ActionAid

ActionAid sta coordinando il ricongiungimento dei bambini dispersi con i loro genitori a Cox’s Bazar, il campo profughi in Bangladesh con più di un milione di rifugiati Rohingya, dopo il devastante incendio dei giorni scorsi che ha distrutto i ripari di circa 45 mila Rohingya. ActionAid ha aiutato 200 persone ad evacuare dalle zone più a rischio per mettersi al sicuro nei suoi centri comunitari. I team di emergenza hanno finora preso in carico 11 bambini dispersi durante l’incendio. Finora 10 di loro sono stati riuniti con i genitori. “Le squadre di emergenza di ActionAid – racconta Farah Kabir, direttore nazionale di ActionAid Bangladesh – stanno sostenendo le famiglie colpite e hanno evacuato in sicurezza circa 200 superstiti. Le persone hanno bisogno immediato di supporto medico, di trovare un alloggio di emergenza, di cibo e di avere accesso sicuro ai servizi igienici. ActionAid Bangladesh ha distribuito oltre 1.200 litri di acqua potabile alle famiglie sfollate. Ogni struttura che si è salvata dall’incendio ora è in sovraffollamento, la priorità più urgente è quella di prevenire la diffusione del Covid-19, ma qui non c’è distanziamento sociale”. Tra le testimonianze quella di Jahanu Begum: il suo capanno è stato completamente bruciato e nel caos che è seguito ha perso di vista entrambi i suoi figli: “Ero disperata e non sapevo cosa fare. Ho iniziato a cercare i miei figli tra i resti del campo. Continuavo a pensare a loro e a piangere, sono così piccoli, solo 7 e 9 anni, avevo paura di non rivederli più. Li ho trovati al centro comunitario di ActionAid e ora sono così felice. Ora dovremo vivere con mia madre in un altro campo profughi, perché abbiamo perso tutto quello che avevamo”. I rifugi comunitari e i servizi salvavita, comprese le strutture sanitarie, sono stati danneggiati gravemente. Gli sfollati si stanno rifugiando nei campi vicini, mentre le strutture sanitarie sono state sollecitate a rimuovere le bombole di gas e di ossigeno dalle loro strutture. Il campo prima dell’incendio era già sovraffollato e con scarse infrastrutture. Oltre la metà dei profughi non ha un accesso adeguato all’acqua e almeno un terzo non possiede saponi o detergenti. Il rischio sanitario è altissimo. ActionAid è impegnata nel campo di Cox’s Bazar dall’agosto del 2017, quando in poche settimane arrivarono in Bangladesh centinaia di migliaia di profughi Rohingya dalla Birmania in fuga dai loro villaggi, distrutti dalle violenze dei gruppi armati. Oggi è iniziata la distribuzione di 3.900 kit di prima emergenza con beni primari e igienici.

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