Coronavirus Covid-19: mons. De Luca (Termoli), “vicino alle famiglie colpite”. “Basso Molise in emergenza acuta, non lasciamoci imprigionare dalla paura”

“Viviamo con trepidazione questa emergenza acuta che accade nel nostro territorio del Basso Molise. Nello stesso tempo invito i parroci e i fedeli ad aderire con responsabilità alle decisioni specifiche che, nei singoli Comuni, vengono assunte e deliberate”. Lo ha affermato il vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, in un intervento sulla “grave emergenza” nel Basso Molise per via del coronavirus Covid-19.
“Sento di farmi vicino alle famiglie colpite in modo diretto e drammatico dal Covid e a quanti vivono una situazione di precarietà e forte disagio sociale ed economico”, prosegue il vescovo: “In modo particolare penso ai giovani adolescenti che vivono restrizioni non sempre adeguatamente motivate da noi adulti, e risultano i più spaesati dentro questo crogiolo collettivo”. “Nello stesso tempo – osserva mons. De Luca – non si può non constatare che, per quanto riguarda la nostra Regione, la situazione di oggi è frutto di un non ascolto del popolo ed è il risultato di contrapposizioni di vedute personali e conflitti di competenza – spero non di interessi inconfessati – che, di fatto, hanno impedito una visione previdente e una conseguente azione di adeguata preparazione all’emergenza nella quale viviamo”. “In emergenza – ammonisce il vescovo – non ci si deve certamente lasciare catturare da risentimenti e, tanto meno, questo è il tempo di puntare il dito: ben vengano tutte le soluzioni possibili e immediate, che riconsegnino certezze e serenità ai cittadini”.
“Mi sento di invitare tutti a non lasciarsi imprigionare dalla paura e – conclude mons. De Luca – a mettere in campo quel ‘di più’ che ognuno porta già nel cuore che, sicuramente, si traduce in adesione alle indicazioni delle istituzioni e in capacità di prendersi cura, nelle modalità possibili, di quanti ci vivono accanto”.

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