Iraq: card. Sako (patriarca Baghdad), un incontro per “discutere delle paure e delle preoccupazioni dei cristiani”

Un incontro “per discutere le condizioni politiche, sociali e sanitarie nel Paese, per contribuire alla sua stabilità e alla pace civile, specialmente in questi giorni in cui attraversiamo una fase senza precedenti ed eccezionale. Un incontro nel quale discutere anche delle “prossime elezioni, di riforma della Costituzione, di  leggi nazionali sullo statuto personale, di immigrazione e degli equilibri demografici a rischio nella Piana di Ninive”. È la proposta lanciata sul sito del Patriarcato Caldeo, dal card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, a partiti, associazioni e organismi che vedono al loro interno la presenza di cristiani. Un vero e proprio appello, quello del patriarca che in tal modo si fa portavoce presso il Governo delle “preoccupazioni e delle paure dei cristiani” allontanando le critiche di “interferenza” della Chiesa nella vita politica lanciate spesso anche dagli stessi politici cristiani che poi “vengono a chiedere aiuto e sostegno”. Nella lettera Mar Sako parla di “situazione difficile e dura con la presenza cristiana minacciata da politiche di esclusione ed emarginazione”, complice anche lo scoppio della pandemia di Coronavirus. Dal patriarca anche un riferimento alla Costituzione che, spiega, “afferma che tutti i cittadini sono uguali, ma le pratiche quotidiane non rispettano affatto questa uguaglianza ma offendono i cristiani, i loro diritti, libertà e religione”. Ne sono un esempio “i libri di istruzione scolastici pieni di discorsi religiosi che incitano alla discriminazione e all’odio”. Non meno gravi, denuncia Mar Sako, “sono le manovre di influenti partiti politici iracheni che hanno piazzato i propri rappresentanti nei seggi parlamentari riservati, come quota, agli appartenenti alla componente cristiana”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo