Coronavirus Covid-19: Cnb, “ripensare e potenziare Welfare, evitare aumento disuguaglianze, attenzione ai più fragili”

Un ripensamento complessivo del nostro sistema di Welfare, ed un suo potenziamento dopo anni di tagli, tenendo conto che “l’alterazione degli ecosistemi ha favorito e favorisce il diffondersi di patogeni prima sconosciuti”. Ad auspicarlo è il Cnb (Comitato nazionale di bioetica) nel parere “Covid-19: salute pubblica, libertà individuale, solidarietà sociale” pubblicato oggi sul suo sito istituzionale per offrire una cornice di riferimento bioetico alle molte questioni che sia la pandemia Covid-19 sia le misure di contrasto sollevano. “Nel pianificare le misure di prevenzione per le fasi successive al lockdown – auspica inoltre il Comitato –, ritornino in primo piano le politiche ‘ordinarie’ di salute pubblica, le quali si basano sulla consapevolezza dei cittadini e delle cittadine come elemento fondamentale per la tutela della salute”. Importante, si legge in un comunicato, “una rinnovata riflessione sulla salute, nelle sue molteplici dimensioni (fisica, psichica, sociale); sul rapporto fra salute individuale e salute pubblica; sul rapporto fra il principio di libertà e autonomia dell’individuo nella gestione della propria salute e il principio di solidarietà”. Di qui l’importanza di distinguere fra interventi “straordinari” (lockdown e limitazione di libertà dei cittadini), adottati nella fase più acuta della pandemia e giustificati dalla gravità della minaccia alla salute pubblica e interventi “ordinari”, in linea con le politiche correnti di sanità. Secondo il Cnb, sono importanti “un bilancio degli insegnamenti appresi (con riferimento alla preparazione e agli squilibri del Ssn”, e una ricognizione delle sfide che ancora ci stanno di fronte. Tra queste la “valutazione dell’impatto delle misure pubbliche di contenimento sui diritti fondamentali, sulle disuguaglianze fra cittadini/e, per verificare che non si accentuino quelle già esistenti, o non se ne creino di nuove”. In questo ambito, un’attenzione particolare è riservata ai gruppi particolarmente vulnerabili: bambini, persone con disabilità, anziani, detenuti.

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