Migranti: Di Bari (Ministero dell’Interno), “allo studio corridoi umanitari europee con le Chiese”

Una iniziativa per corridoi umanitari europei con il coinvolgimento delle confessioni religiose è allo studio del Ministero dell’Interno e del Ministero Affari esteri: lo ha annunciato oggi il prefetto Michele Di Bari, capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione al Ministero dell’Interno, durante la conferenza stampa on line dell’Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) per la presentazione dei Global trends sulle persone in fuga nel mondo. “È una idea nata all’interno del Dipartimento dopo l’esperienza positiva dei corridoi umanitari portati avanti insieme alle Chiese e alle associazioni – ha precisato Di Bari all’agenzia Sir -. Abbiamo voluto allargare il campo ma la proposta è ancora in una fase istruttoria e all’attenzione delle istituzioni coinvolte. È una idea da portare avanti perché ci dà la possibilità di favorire l’interlocuzione internazionale, anche se ci sono difficoltà con le legislazioni. È comunque un tema che potrebbe dare buoni risultati”. Di Bari ha anche ricordato che, oltre ai corridoi umanitari, dal 2015 ad oggi sono stati reinsediati in Italia 2.500 rifugiati “e ci siamo impegnati a reinsediare altre 700 persone nel 2020/2021”. Sono state compiute inoltre 8 operazioni di evacuazioni umanitarie dal dicembre 2017 ad oggi: 808 persone dalla Libia e 105 dal Niger.

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