Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Stati generali, oggi incontri politica-imprese. Unhcr, 1% della popolazione mondiale in migrazione

Italia: Stati generali, quinta giornata. Incontri con il settore produttivo. Botta e risposta industriali-Governo

Si apre questa mattina, alle 9, la quinta giornata degli Stati generali a Villa Pamphilj a Roma con gli incontri con il settore produttivo. Ieri botta e risposta tra governo e industriali. Il loro leader Carlo Bonomi – riferisce l’Ansa – denuncia ritardi nelle procedure a sostegno della liquidità e dice che la Cig è stata anticipata dalle imprese. Chiede che si onorino contratti e debiti con esse, e che non si nascondano “colpe ed errori degli ultimi 25 anni”. E fa pressing perché lo Stato rispetti una sentenza della Cassazione restituendo 3,4 miliardi di accise energia “pagati impropriamente” dalle imprese. “Nessun pregiudizio nei confronti della libera iniziativa economica – garantisce il premier Giuseppe Conte –, le nostre misure sono proprio per il sostegno delle imprese”. “Il piano di rilancio è stato molto apprezzato, siamo disponibili – aggiunge – ad accettare idee, la settimana prossima vorremmo completare il piano”.

Migrazioni: Unhcr, 1% della popolazione mondiale in fuga da guerre e violenze. Il 40% sono minori

Le persone in fuga da conflitti, persecuzioni o violenze sono più dell’1 per cento della popolazione mondiale – 1 persona su 97 – mentre continua a diminuire inesorabilmente il numero di coloro che riescono a fare ritorno a casa. Lo denuncia l’agenzia Onu per i rifugiati Unhcr nel suo rapporto annuale Global Trends pubblicato oggi. Alla fine del 2019 risultavano essere in fuga 79,5 milioni di persone, il 40% dei quali minori (30-34 milioni). L’Unhcr non aveva mai registrato un dato tanto elevato di persone vittime di esodi forzati.

Coronavirus: la pandemia continua a fare vittime. La situazione di contagi e morti in Cina, Svezia e Portogallo

Pechino ha rilevato ieri altri 21 casi di Covid-19, in calo sui 31 di mercoledì: in una settimana, le infezioni collegate al mercato all’ingrosso di Xinfadi sono salite a 158, mentre la città continua a rafforzare le misure di prevenzione e controllo. La Commissione sanitaria nazionale ha segnalato 28 infezioni nel Paese, di cui 24 di trasmissione domestica e 4 importate, e 8 asintomatici. I contagi totali sono 83.293, di cui 78.394 risoltisi con la guarigione e 4.634 con il decesso. Gli asintomatici sono 111, tutti sotto osservazione. La Svezia supera la soglia dei 5mila morti per coronavirus e diventa il primo Paese scandinavo per numero di vittime. In aumento da una settimana anche i nuovi casi, e le autorità spiegano il picco con l’intensificazione dei test. In calo invece il numero dei decessi quotidiani, un elemento che il governo indica per confermare la rinuncia a misure di blocco. In Portogallo, dopo una riuscita strategia per contenere la diffusione del virus, si registrano focolai di infezione in qualche località. Ad Alcobaça, a 100 chilometri da Lisbona, sono risultati positivi 29 degenti anziani di una casa di riposo, 10 operatori sociosanitari e numerosi familiari dei degenti. Le autorità sottolineano che nonostante il numero di vittime nel Paese sia relativamente basso, la fase del rischio non è ancora passata.

Libia-Turchia: asse politico e militare fra Tripoli e Ankara. Forti interessi in campo economico ed energetico

“L’asse Tripoli-Ankara non piace a nessuno, né agli alleati di Fayez al-Sarraj, presidente del governo di accordo nazionale riconosciuto dall’Onu, né alla parte avversa, e cioè ai sodali del maresciallo Haftar, sostenuto da Russia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Eppure, l’alleanza si rafforza e prova ne è la visita a Tripoli, al presidente al-Sarraj, del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, accompagnato dal ministro delle Finanze, Berat Albayrak, e dal capo dei servizi segreti, Hakan Fidan”. Lo si legge in un servizio di Euronews, che specifica: “secondo fonti istituzionali in agenda c’erano gli sviluppi della crisi in Libia, gli sforzi internazionali per risolverla, il monitoraggio dell’attuazione del memorandum d’intesa militare e di sicurezza firmato nel novembre 2019 tra Tripoli e Ankara”. L’impegno turco sul fronte militare ha consentito ad al-Sarraj di cacciare le forze del maresciallo Haftar da tutta la parte nord-occidentale del Paese. In ballo per Ankara la definizione delle zone economiche esclusive, ossia le aree del Mediterraneo in cui sarà possibile sfruttare le risorse naturali, gas in particolare.

Burkina Faso: i vescovi scrivono al governo, rispettare la data delle elezioni presidenziali

I vescovi del Burkina Faso hanno invitato il governo a tenere le elezioni in tempo e a impegnarsi a migliorare la situazione della sicurezza nel Paese. Lo riferisce l’Agenzia Fides. Vaste zone del Burkina Faso sono destabilizzate dalle violenze commesse da diversi gruppi terroristici. Allo stesso tempo, il Paese sta affrontando la pandemia da Covid-19. In questo delicato contesto, i vescovi invitano il governo a rispettare la data fissata per le elezioni presidenziali e legislative, previste il 22 novembre. Secondo i vescovi occorre “evitare di aggiungere una crisi istituzionale alla preoccupante crisi di sicurezza”. “L’ideale sarebbe quello di essere in grado di organizzare le elezioni su tutto il territorio nazionale e garantire la piena partecipazione di tutte le popolazioni ovunque si trovino, al fine di garantire la piena legittimità al Presidente eletto e permettere a tutte le province di inviare propri rappresentati all’Assemblea nazionale”.

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