Tumore al seno: Roma, Breast-Unit del Fatebenefratelli-Isola Tiberina avvia servizio di video visita

Un servizio di video visita per le donne con sospetto tumore al seno è stato attivato a Roma dalla Breast-Unit del Fatebenefratelli-Isola Tiberina. In tempi di Covid-19, l’ospedale della Capitale vuole comunque essere vicino alle donne che manifestano sintomi dubbi e improvvisi e, su consiglio del medico di medicina generale, sentono la necessità di confrontarsi con un centro ad alta specializzazione. Ad incontrare le donne, in collegamento “screen to screen”, sarà la direttrice dell’Unità, Patrizia Frittelli, attraverso una piattaforma ad hoc che abbatterà le distanze, ma anche le paure di tutte quelle donne che in questo momento vivono un’emergenza nell’emergenza. Come spiega una nota del Fatebenefratelli, nel caso in cui dalla visita on line dovessero emergere reali necessità di approfondimento, le pazienti verranno subito prese in carico dall’Unità e inserite nel consueto percorso multidisciplinare diagnostico e di cura.
“È fondamentale assicurare una continuità di rapporto fra noi e le donne, commenta Frittelli, rilevando che “il Covid-19 ha abbassato necessariamente la guardia rispetto alle emergenze legate alle altre patologie, ma è importante ricominciare a mettere al centro la fiducia fra le persone e gli spazi ospedalieri, reali e virtuali”.
Il nuovo servizio prevede due tipologie di video visita: quella senologica in paziente sintomatica (nei giorni di martedì e giovedì) e il controllo post-operatorio di chirurgia ricostruttiva della mammella, con il chirurgo plastico Carlo Magliocca (di venerdì). Sarà possibile prenotare direttamente dal sito web dell’Ospedale (www.fatebenefratelli-isolatiberina.it) o tramite Cup (06.68136911).
“Quello della video visita senologica – spiega il direttore generale dell’Ospedale, Stefano Michelini – è la prima di una serie di iniziative con cui si vuole rispondere all’emergenza attraverso soluzioni valide e percorribili, al di là delle necessità connesse alla situazione che stiamo vivendo” con l’obiettivo di essere “più vicini alle persone portando letteralmente ‘a casa’ alcuni servizi importanti e rendendo così la prevenzione e la cura più veloci e più accessibili per tutti, ora e in futuro”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia