Messe con il popolo: card. Montenegro, “una grazia poter riprendere a celebrare comunitariamente l’Eucaristia”. Le disposizioni per l’arcidiocesi di Agrigento

“Dopo mesi di digiuno forzato, è una grazia poter riprendere a celebrare comunitariamente l’Eucaristia, pur nelle limitazioni che ancora questo periodo richiede e con le precauzioni da osservare con cura per rispettare le necessarie misure di sicurezza ”. Così il card. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, introduce le nuove disposizioni per la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo in vigore dal prossimo 18 maggio.
In particolare, ogni parroco o rettore deve provvedere a “stabilire la capienza massima e la disposizione dei posti nella propria chiesa, contrassegnandoli con un segno identificativo, tenendo conto della distanza minima di sicurezza (almeno un metro laterale e frontale)”. Sono permesse le celebrazioni anche in spazi aperti, mantenendo le distanze previste dall’autorità sanitaria, per garantire la sicurezza e consentire una maggiore capienza. In ogni caso, viene chiesto che si prevedano appositi spazi per favorire la partecipazione alle celebrazioni di persone diversamente abili.
Ricordando il divieto di accedere per chi abbia una temperatura superiore a 37.5 °C, per chi presenti sintomi influenzali o problemi respiratori e per chi sia stato in contatto con persone positive a Sars-Cov-2 nei giorni precedenti, il card. Montenegro dispone che tutti i fedeli indossino le mascherine prima di entrare e la rimuovano solo dopo essere usciti. L’arcivescovo sottolinea poi che “è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che – in presbiterio – sono tenuti al rispetto della distanza prevista”. Inoltre, “la distribuzione della comunione avvenga dopo che il celebrante ed eventualmente il diacono o l’accolito abbiano igienizzato le mani e indossato guanti monouso e mascherina”. Il cardinale auspica poi che “un gruppo di volontari aiuti il parroco a igienizzare la chiesa, la sacrestia e gli altri ambienti, mediante pulizia delle superfici”; negli edifici di culto, inoltre, si deve “favorire il ricambio dell’aria”. L’arcivescovo dà anche indicazioni relative alla celebrazione dei sacramenti, ai funerali, alle solennità e festività patronali.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia