Messe con il popolo: Perugia, la prima celebrazione del card. Bassetti in cattedrale sarà in memoria di Giovanni Paolo II

Il primo giorno delle messe a “porte aperte” nella “fase 2” dell’emergenza sanitaria Covid-19, lunedì 18 maggio, coincide con il centenario della nascita di san Giovanni Paolo II. Per questa significativa ricorrenza, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, presiederà la celebrazione eucaristica, alle 18, nella cattedrale di San Lorenzo, a Perugia. Il Papa santo è molto venerato anche nel capoluogo umbro. A Giovanni Paolo II, infatti, è intitolato il complesso interparrocchiale dell’Unità pastorale Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino in fase conclusiva di edificazione. La sera del 18 maggio, all 21, i parrocchiani dalle proprie casa potranno seguire in diretta online la video intervista-testimonianza dell’arcivescovo e presidente della Ceu, mons. Renato Boccardo, già collaboratore di Papa Giovanni Paolo II.
Per quanto riguarda le disposizioni della Curia per i fedeli per partecipare alle Messe in chiesa, il vescovo ausiliare, mons. Marco Salvi, riferisce che “il parroco dovrà avere cura di mantenere una distanza di almeno un metro laterale e frontale per ogni fedele”. “Inoltre, il sacerdote dovrà fare rispettare un metro e mezzo di distanza tra un fedele e l’altro al momento della comunione che sarà distribuita con guanti monouso senza venire a contatto con le mani dei fedeli ed indossando la mascherina che copra naso e bocca. Durante le messe non si terrà lo scambio della pace. La confessione sarà amministrata in luoghi ampi e areati e le acquasantiere resteranno vuote. Non è opportuna la presenza sia del coro che di sussidi cartacei per i canti e di altro tipo”.
Per i volontari delle parrocchie, domani, giovedì sera 14 maggio, si terrà una video conferenza, coordinata dallo stesso vescovo ausiliare, per istruirli nei compiti di igienizzazione degli ambienti e degli oggetti e di accoglienza-verifica del rispetto delle norme di sicurezza da parte dei fedeli.
Infine, le messe in diretta streaming, che rimarranno come “strumento solo suppletivo rispetto alla partecipazione reale e diretta”.

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