Messe con il popolo: mons. Cipolla (Padova), disposizioni sullo svolgimento delle liturgie

In vista della ripresa della celebrazione della messa con la partecipazione dei fedeli, a partire da lunedì 18 maggio, recependo le indicazioni del ministero dell’Interno e della Conferenza episcopale italiana, mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, ha promulgato un decreto con disposizioni per lo svolgimento delle liturgie. L’accesso ai luoghi di culto, dopo averne individuata la capienza massima, deve essere contingentato e avvenire in modo ordinato, con l’aiuto di persone individuate da ogni parrocchia, evitando ogni assembramento; occorre quindi mantenere la distanza minima di sicurezza tra le persone di almeno un metro laterale e frontale. Preferibile utilizzare un ingresso per l’entrata e uno per l’uscita; laddove non sia possibile, occorre organizzare flussi alternati di ingresso e di uscita. Le porte rimarranno aperte per evitare di toccare le maniglie. Agli ingressi nei luoghi di culto saranno disponibili liquidi igienizzanti con i quali i fedeli, che devono indossare la mascherina, sono tenuti a disinfettarsi le mani. Se il numero dei fedeli fosse superiore alla capienza della chiesa si può prevedere la possibilità di seguire la celebrazione anche dal sagrato, sempre nel rispetto del distanziamento fisico, o da altri ambienti attigui. Chiese e sacrestie devono essere areate e igienizzate al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici e degli elementi di arredo; vasi sacri, ampolline e microfoni devono essere disinfettati. Per la distribuzione della Comunione, dopo aver indossato la mascherina, il celebrante e gli eventuali ministri straordinari devono igienizzarsi le mani e indossare guanti monouso. Quindi, mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza, avranno cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. Sono consentiti battesimi, matrimoni, unzione degli infermi ed esequie. Rinviate invece le cresime fino a nuova indicazione. Il sacramento della penitenza deve essere amministrato in luoghi ampi e areati che garantiscano misure di distanziamento e riservatezza. Presbitero e penitente indossino sempre la mascherina.

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