Informazione: licenziamenti al Giornale di Sicilia. Interdonato (Ucsi Sicilia), “potenziare l’offerta informativa attuando forme innovative”

“Non si possono licenziare 17 giornalisti che hanno scelto questa professione, mettendo così a repentaglio la vita di diciassette famiglie”. Lo afferma Domenico Interdonato, presidente dell’Ucsi Sicilia, esprimendo la vicinanza dell’associazione ai colleghi del Giornale di Sicilia impegnati in un serrato braccio di ferro con il previsto sciopero di due giorni. “L’azienda ha fornito la notizia di nuovi tagli, in tutto 17 lavoratori, che penalizzano redazione, collaboratori e compromettono la qualità e la quantità di notizie che lo storico quotidiano fornisce ogni giorno”, spiega Interdonato, aggiungendo che “la crisi colpisce tutto il sistema dell’editoria, ma che l’azienda attui il programma di ristrutturazione proprio nel momento in cui il governo sta varando il piano di aiuti, anche per questo settore appare quantomeno singolare”. “I giornalisti italiani in questa fase difficile del Paese hanno dimostrato abnegazione e impegno nel servire l’opinione pubblica, operando in condizioni di obiettiva di difficoltà”, prosegue il presidente dell’Ucsi Sicilia: “Per questo si chiede al Giornale di Sicilia e a tutte le aziende di impegnarsi, per potenziare l’offerta informativa attuando forme innovative, già utilizzate all’estero, per evitare che i sacrifici alla fine scivolino sulla parte più debole: i lavoratori”. “L’Ucsi Sicilia – conclude la nota dell’associazione – chiede che le istituzioni politiche ed economiche si attivino per cercare di riportare l’editore e l’azienda sul terreno della ragionevolezza. Bisogna trovare gli strumenti che consentano di superare questa ennesima fase di crisi, che mette a repentaglio la tranquillità economica di 17 famiglie”.

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