Infanzia: Unicef, colpiti da avvelenamento da piombo 800 milioni di bambini nel mondo, 1 su 3

Secondo il rapporto dell’Unicef “La verità tossica” (The toxic truth), nel mondo 1 bambino su 3 – ossia 800 milioni di bambini – è colpito da avvelenamento da piombo, ovvero ha livelli di piombo nel sangue pari o superiori a 5 microgrammi per decilitro (µg/dl). È l’allarme lanciato oggi, in occasione della Settimana internazionale per la prevenzione dell’avvelenamento da piombo (25-31 ottobre 2020). La maggior parte dei bambini colpiti dal piombo vive in Africa e in Asia, ma molti di loro sono colpiti anche in America centrale e meridionale e nell’Europa orientale. I livelli di piombo nel sangue sono diminuiti infatti drasticamente nei Paesi ad alto reddito dopo la graduale eliminazione della benzina e delle vernici contenenti piombo ma in altri Paesi continuano ad essere pericolosamente alti. “L’avvelenamento da piombo – spiega Unicef – danneggia irreversibilmente il cervello e il sistema nervoso in fase di sviluppo dei bambini, il cuore, i polmoni e i reni e spesso lo fa senza causare alcun sintomo o solo sintomi minimi nelle fasi iniziali. Le conseguenze stanno venendo alla luce solo di recente”. I bambini al di sotto dei 5 anni di età corrono il rischio maggiore di subire danni neurologici, cognitivi e fisici per tutta la vita e persino di morire per avvelenamento da piombo. Anche in Italia, spiega Francesco Samengo, presidente dell’Unicef Italia, “in media 160.862 bambini e ragazzi (0-19 anni) hanno livelli medi di piombo nel sangue superiori ai 5 microgrammi per decilitro e 20.963 hanno livelli medi di piombo nel sangue superiori a 10 microgrammi per decilitro”. Tra i consigli per capire se i bambini rischiano di essere esposti e per prevenire: verificare se ci sono rischi legati al piombo nella casa o nella comunità in cui risiedono; tenerli fuori dalle aree contaminate; incoraggiare buone pratiche igienico-sanitarie come lavarsi le mani e una dieta sana ed equilibrata con ferro, calcio e vitamina C e consultare un medico quando si sospetta che siano stati esposti al piombo.

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