Ucraina: Save the Children, “urgente un’indagine completa sulle violazioni dei diritti dei bambini”

“Un’indagine completa dopo che una Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha riscontrato numerose violazioni del diritto internazionale commesse in Ucraina, compresi i trasferimenti forzati e la deportazione di bambini all’interno e all’esterno dell’Ucraina”. È quanto è stato richiesto da Save the Children dopo che – spiega l’Ong in una nota – “la Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite (Coi) sull’Ucraina, nel suo rapporto del 15 marzo, ha infatti elencato le violazioni commesse in Ucraina, tra cui quelle durante le ostilità, le esecuzioni sommarie, gli attacchi contro i civili in fuga, il confinamento illegale, la tortura e i trattamenti inumani, la violenza sessuale e di genere e gli attacchi illegali sul territorio controllato dall’Ucraina e dalla Federazione Russa. Inoltre, la Coi ha esaminato il trasferimento di 164 bambini di età compresa tra i 4 e i 18 anni dalle regioni di Donetsk, Kharkiv e Kherson, rimasti orfani a causa della guerra o che avevano perso i contatti con loro durante le ostilità, stabilendo che ciò costituiva una violazione del diritto umanitario internazionale e un crimine di guerra”.
Dal 24 febbraio 2022 – prosegue Save the Children – sono state uccise o ferite più di 21.000 persone, tra cui quasi 1.500 bambini, anche se l’Onu ritiene che le cifre reali siano molto più alte. Il conflitto armato ha costretto oltre 5 milioni di persone in Ucraina ad abbandonare le proprie case e attualmente quasi 19 milioni di persone nel Paese hanno bisogno di assistenza umanitaria.
“Nessuna regione dell’Ucraina – ha dichiarato Sonia Khush, direttore nazionale di Save the Children – è stata risparmiata da questa guerra brutale. Questo rapporto evidenzia le condizioni orribili che bambini e famiglie hanno dovuto sopportare nell’ultimo anno. Avere evidenza che molti bambini sono stati deportati e trasferiti con la forza e che molti hanno perso i contatti con le loro famiglie e i loro cari ci allarma. Essere strappato dal Paese e dalla cultura che sono familiari è molto doloroso per un bambino. Secondo il diritto internazionale, si deve fare tutto il possibile per rintracciare e riunire le famiglie che sono state separate durante le ostilità”. “Operando in condizioni difficili e con accesso limitato, la Coi – ha aggiunto Khush – ha messo in luce in modo impressionante questioni che noi stessi abbiamo affrontato, come la discrepanza dei numeri e la risposta eccessivamente politica alla situazione in Ucraina. Per questo abbiamo ancora bisogno di un’indagine separata che esamini l’intero spettro delle violazioni dei diritti dei bambini”.
Save the Children ha esortato la comunità internazionale ad avere “un approccio globale alla responsabilità, che comprenda il diritto alla verità, al risarcimento e alla non ripetizione di quanto accaduto”, e ha chiesto “un’indagine completa che si concentri sulle gravi e altre violazioni dei diritti dei bambini”.

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