Diocesi: Termoli-Larino, ieri alla presenza di mons. Zani cominciata la settimana di iniziative dedicata ai 40 anni della visita di Giovanni Paolo II in città

(Foto: diocesi di Termoli-Larino)

Ieri, domenica 19 marzo, con la solenne celebrazione presieduta da mons. Vincenzo Angelo Zani in cattedrale a Termoli, si è aperta una settimana di iniziative dedicata ai quarant’anni della visita di Papa Giovanni Paolo II in città. Il ricordo di un evento storico e il richiamo di Papa Wojtyla rivolto a una società “senza padri” e alla necessità di creare solidi punti di riferimento sono ancora vivissimi e si legano, oggi, al senso del patto educativo globale lanciato da Papa Francesco con uno sguardo attento ai giovani, al territorio e alle sue fragilità. A curare questo patto è stato proprio mons. Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, intervenuto nel corso di un convegno al cinema Sant’Antonio. Una riflessione significativa, per rilanciare tale proposta, in vista del patto educativo adeguato al territorio che sarà sottoscritto domenica prossima in municipio, al termine di questa settimana speciale, promossa dalla diocesi di Termoli-Larino.
Un patto “che a livello globale punta a costruire una casa comune nel mondo – ha spiegato mons. Zani – ma per fare questo bisogna investire sulle relazioni e l’educazione coinvolgendo tutte le istituzioni e realtà presenti, soprattutto per e con i nostri giovani, il nostro futuro così come ci chiede Papa Francesco”.
In merito al percorso tracciato da Papa Francesco, il relatore ha individuato tre punti cardine: partire dalla persona come ricchezza fondamentale prima di qualsiasi altro discorso; secondo, utilizzare tutti i linguaggi possibili (scuola, arte, musica, sport, volontariato e molto altro cercando di cogliere i contesti più fragili e dedicando attenzione al tema della disabilità) per sviluppare tutte le dimensioni della persona, “testa, cuore, mani”. Terzo punto, “avere il coraggio di formare persone che sappiano mettersi al servizio del bene comune, diventino così protagoniste nel mondo nei vari contesti di vita ecclesiale, civile e politica, e tutti possono dare contributo a fare questo”.
Una proposta, dunque, che si inserisce nel percorso indicato e sostenuto dalla diocesi di Termoli-Larino, con il vescovo Gianfranco De Luca, e dal comune di Termoli, con il sindaco Francesco Roberti, i quali sono stati ricevuti nei giorni scorsi da Papa Francesco.
Il patto educativo non è allora un semplice documento da firmare, ha rilevato mons. Zani: “Proviamo a costruire insieme il progetto, a non prendere principi astratti ma calarli qui. Facciamolo a partire da una lettura accurata del territorio, dal verificare le esigenze per capire bisogni e le istanze per poi rispondere concretamente. Il patto educativo è uno strumento che si adatta a tutte le condizioni, c’è un bel lavoro da fare ma è promettente in contesto locale vivace, aperto e dinamico senza escludere nessuno”.

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