Regno Unito: Conferenza episcopale scozzese contesta il disegno di legge del Governo britannico che abolisce il diritto d’asilo

“Ciascuno di noi vorrebbe vedere la fine dei pericolosi viaggi dei migranti attraverso il canale della Manica su piccole imbarcazioni, tuttavia la nuova legislazione del governo britannico, presentata con lo scopo di mettere la parola fine a queste traversate solleva domande piuttosto che fornire risposte perché non garantisce sufficienti dettagli sull’istituzione di rotte più sicure e legali per chi cerca asilo nel Regno Unito”. Con queste parole la Conferenza episcopale scozzese è intervenuta nel dibattito sul controverso disegno di legge, presentato dal governo britannico nei giorni scorsi, che abolisce, di fatto, il diritto d’asilo sul suolo britannico per chi arriva dal mare, in modo irregolare, mandando queste persone in Ruanda. I vescovi scozzesi fanno eco al documento della Conferenza episcopale inglese appena pubblicato, “Love the stranger”, “Ama lo straniero”, sottolineando che è importante accogliere i migranti e dare una vera opportunità a chi, tra di loro, chiede asilo. “Molte di queste persone scappano da persecuzioni, conflitti, povertà e disastri naturali”, scrive la Conferenza episcopale scozzese. “Rotte sicure sono la loro unica speranza di vita e sono indispensabili se il governo vuole davvero interrompere queste pericolose traversate. A causa della situazione difficile nella quale si trovano molti rifugiati e richiedenti asilo sono privi di documenti e la nuova legislazione li espellerebbe senza prendere in considerazione come o perché sono arrivati”.

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