Attacco a Israele: Oxfam, “l’Ue prenda una posizione unitaria per la pace a Gaza”

“Non è il momento di inviare messaggi contrastanti. Adesso più che mai è cruciale che l’Unione europea si esprima con una posizione unitaria con l’obiettivo primario di raggiungere la pace. Ogni minuto che passa, i civili a Gaza pagano un prezzo sempre più alto”. Lo afferma Paolo Pezzati, portavoce per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia, in vista del Consiglio europeo in programma domani per discutere dell’escalation di violenza a Gaza: “Molti dei nostri colleghi nella Striscia sono ora sfollati insieme a centinaia di migliaia di altri civili in fuga – racconta -. Le loro case vengono bombardate, l’acqua potabile è quasi esaurita e le scorte di cibo stanno diminuendo. La paura è che il peggio debba ancora arrivare. Senza una voce unanime, il ruolo di mediazione dell’Ue nel conflitto israelo-palestinese perderà qualsiasi forza. I leader europei devono chiedere la fine del circolo vizioso di violenza che si sta ripetendo. Serve un immediato cessate il fuoco che garantisca la sicurezza dei civili e l’ingresso di aiuti vitali per la sopravvivenza della popolazione. Allo stesso tempo chiediamo sia al governo israeliano che ai gruppi armati palestinesi di rispettare le regole del diritto umanitario internazionale, perché i civili non dovrebbero mai essere un obiettivo. Se domani i leader falliranno nel trovare un accordo comune su questi punti, l’Europa perderà forza e credibilità in tutto lo scacchiere globale”. Il lavoro di Oxfam è attualmente sospeso a Gaza, poiché il personale e i partner nella Striscia sono stati direttamente colpiti dall’ordine di evacuazione emesso dalle Forze di Difesa israeliane, lo scorso 12 ottobre. Non appena le condizioni di sicurezza lo renderanno possibile, Oxfam porterà aiuti essenziali ad una popolazione allo stremo.

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