Africa: Lomé, al via la Settimana della microfinanza. Don Pagniello (Caritas), “parte di un percorso sperimentale ed innovativo”

Prende il via oggi a Lomé, in Togo, la Settimana africana della microfinanza (Sam), un grande evento dedicato allo sviluppo dell’inclusione finanziaria in Africa che si svolge ogni due anni in un diverso Paese africano. Fino al 20 ottobre saranno 700 delegati da 53 Paesi, tra i quali 37 Paesi africani, a confrontarsi. L’ambizione principale della Sam – viene ricordato in una nota di Caritas Italiana – è quella di fornire una piattaforma africana unificata per lo scambio sui temi della finanza inclusiva che il continente africano deve affrontare, riunendo tutti i professionisti del settore: investitori, Fmi, ricercatori, banche, reti, innovatori e governi.
Caritas Italiana è presente a Lomé con un videomessaggio del direttore don Marco Pagniello e attraverso i partner di Banca Etica e delle Caritas africane. Assieme a Caritas Africa e a Banca Etica, Caritas Italiana è promotrice di un progetto di finanza etica e microcredito che coinvolge dieci Paesi africani, e altrettante Caritas nazionali africane. Il progetto è cofinanziato dalla Cei, sostenuto da Caritas Internationalis, dal Dicastero per lo sviluppo umano integrale e dalla Segreteria di Stato. Per quanto riguarda i finanziamenti del microcredito i fondi sono di Banca Etica.
“Tale evento – ha sottolineato don Marco Pagniello, direttore nazionale di Caritas Italiana – fa parte di un percorso che possiamo definire certamente sperimentale ed innovativo. I frutti di questo cammino comune sono incoraggianti e in molti Paesi si è sviluppata una sinergia e una collaborazione tra Caritas e Istituzioni di microfinanza, soggetti operativi a livello locale, nazionale e internazionale, donatori istituzionali e realtà impegnate sul terreno”. “Questo – ha aggiunto il sacerdote – è molto importante, perché solo unendo le forze riusciremo a costruire comunità territoriali consapevoli, solidali e capaci di speranza, valorizzando forme di sviluppo locale e dando un’attenzione privilegiata a chi è ai margini, per consentire a tutti di essere riconosciuti nella loro dignità e ai poveri di essere percepiti come risorsa e non come problema”.

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