Province: Mattarella, “vuoti e incertezze non possono prolungarsi”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Le norme attualmente in vigore, che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate, in definitiva, a una transizione interrotta. E anche per questo, indipendentemente dai giudizi sul merito del percorso allora ipotizzato, – giudizi che io non posso esprimere, come è noto – creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e di coordinamento. La Costituzione richiede di essere attuata”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo nel pomeriggio a L’Aquila alla 36ª Assemblea annuale delle Province d’Italia.
“Le istituzioni, la loro architettura, la loro qualità sono cruciali per assicurare rispetto dei principi costituzionali e per adempiere al dovere di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale’ che ‘impediscono il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione’ alla vita del Paese, come dispone l’art. 3 della Costituzione”, ha ricordato il Capo dello Stato, secondo cui “la Provincia, le Province nel loro insieme, possono e devono partecipare a questo essenziale compito di coesione sociale. Sarebbe un grave errore affidarsi soltanto alla forza inerziale della crescita quantitativa delle aree metropolitane e degli insediamenti produttivi, collocati nei nodi delle principali reti logistiche e di comunicazione”. “La coesione del Paese, la sua stessa unità civile, richiede una crescita delle potenzialità di tutti i territori, anche di quelli delle aree interne, delle zone montane, dei piccoli centri”, ha ammonito Mattarella. “Interpreto anche in questo senso – ha proseguito – la vostra richiesta di assegnare alla Provincia, tra i suoi compiti fondamentali, la pianificazione dello sviluppo, con il chiaro obiettivo della sostenibilità ambientale e sociale, e con l’impegno di far convergere attori privati e pubblici in una rivitalizzazione dei territori oggi più svantaggiati”. “Ogni giorno le istituzioni sono chiamate, attraverso l’efficacia dei loro interventi, a legittimarsi di fronte ai cittadini”, ha evidenziato il presidente: “È il tema della partecipazione democratica, che si nutre della scelta al momento del voto, e della libertà di critica durante il mandato verso chi è stato eletto”.

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