Attacco a Israele: suor Saleh da Gaza, “abbiamo paura, non sappiamo cosa fare”. “Con invasione terrestre strage di vite umane da tutte le parti”

(Archivio Foto Gaza Rosary's school)

“La situazione è molto grave, come mai accaduto fino ad oggi. Nella notte appena trascorsa i rombi degli aerei e gli scoppi delle bombe sono stati infernali. Abbiamo paura e non sappiamo cosa fare. Pregate per noi, pregate per la pace”: è la drammatica testimonianza di suor Nabila Saleh, direttrice della “Rosary Sisters School” di Gaza raccolta dal Sir.

(Foto Gaza Rosary’s school)

“La nostra scuola – racconta – si trova in una zona colpita dalle bombe. Un palazzo poco distante è stato abbattuto dalle bombe israeliane e lo spostamento d’aria ha provocato lievi danni alle vetrate della nostra struttura. Le lezioni sono ferme e i nostri studenti sono tutti a casa. È impossibile e altamente pericoloso uscire fuori in strada”. Nonostante ciò la direttrice della scuola sta mantenendo i contatti con le famiglie degli studenti, sperse nella Striscia. “Cerchiamo di stare loro vicino in qualche modo – spiega – e ascoltiamo le loro testimonianze che parlano di quartieri distrutti, di macerie ovunque. Molte di queste famiglie hanno avuto le case demolite o danneggiate e per questo hanno trovato rifugio nelle scuole dell’Onu. Tra loro anche diversi cristiani”.

(Foto ANSA/SIR)

L’assedio deciso da Israele preoccupa non poco la religiosa perché, dice, “andrà ad aggravare in maniera definitiva le già drammatiche condizioni di vita della popolazione gazawa. Senza acqua, luce e carburante come si ad andare avanti? L’assedio comincia a far sentire i suoi effetti sulla popolazione. Qui nella scuola – sspiega – riusciamo ad avere qualche ora di energia elettrica grazie ai pannelli solari e cerchiamo di andare avanti come possiamo e di aiutare come possibile”. Ma la paura più grande adesso, aggiunge suor Nabila, “non sono più le bombe dal cielo ma l’ingresso dei carri armati dentro Gaza”. La religiosa non esita a parlare di “disastro inimmaginabile, una strage di vite umane da tutte le parti”. E conclude: “Non possiamo fare altro che pregare per chi ha in mano le sorti della guerra, Dio illumini le loro menti. Pregate per noi, il momento è tragico”.

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