Diocesi: Latina, un accordo tra il Consultorio familiare e la Lumsa per una serie di attività nell’ambito della giustizia riparativa

Un accordo quadro che apre scenari importanti per il Consultorio diocesano familiare “Crescere insieme” della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. È quello firmato nei giorni scorsi dal presidente Vincenzo Serra e dal rettore Francesco Bonini della Libera Università degli Studi Maria SS. Assunta (Lumsa) di Roma, per una serie di attività nell’ambito della giustizia riparativa. Da un punto di vista operativo, l’accordo sarà seguito da Pasquale Lattari, avvocato, per il Consultorio, e da Letizia Caso, docente, per la Lumsa.
L’obiettivo strategico che si propongono i due enti è quello di “validare e promuovere modelli d’intervento formazione e ricerca nell’ambito della psicologia e criminologia giuridica e forense, penitenziaria e di comunità e della devianza con ricadute in ambito giudiziario e/o sociale, in particolare sulle tematiche del conflitto attraverso il paradigma della giustizia riparativa per le attività giudiziarie e forensi e la conflittualità extragiudiziaria”, come è spiegato nel documento.
Ciascuna delle due parti metterà a disposizione dell’altra la propria competenza e conoscenza scientifica vista proprio la loro complementarità. La Lumsa, per esempio offrirà percorsi di osservazione, intervento, cura e trattamento della persona a rischio di devianza e marginalità; progettazione, pianificazione ed implementazione di progetti di giustizia riparativa, consulenza per lo sviluppo delle capacità manageriali per implementare efficacemente progetti di inclusione sociale e sul territorio; percorsi formativi e saperi multidisciplinari oltre a principi etico-deontologici applicabili alla specificità del contesto in argomento. Da parte sua, il Consultorio diocesano familiare offrirà esperienza, consulenza e professionalità, in particolari mediatori penali, esperti in mediazione e formazione in giustizia riparativa in ambito giudiziario, sociale e scolastico.
“L’accordo quadro rappresenta, per la Lumsa, un’importante sponda culturale e professionale, che andrà a rafforzare il modello di formazione, supportando negli studenti lo sviluppo di competenze che possano intercettare i diversi livelli di intervento di promozione del benessere delle comunità, dialogando in modo maturo e complesso nel territorio con le diverse pratiche professionali”, dice Caso.
Lattari osserva: “La Lumsa valuta e premia il nostro pluriennale impegno in ambiti specifici e peculiari, visto anche che noi svolgiamo sin dal 2006, primi nel Lazio, attività di giustizia riparativa nell’ambito giudiziale e penale, anche con accordi con il Ministero della Giustizia, e in quei contesti dove si sviluppano conflittualità sociale, relazionale e scolastica”. Uno specifico campo di impegno, prosegue Lattari, “sarà la formazione per gli operatori che vorranno gestire tali conflittualità e soprattutto la formazione nella giustizia ripativa, come previsto dalla recente Riforma Cartabia che ha istituito l’elenco dei mediatori esperti in giustizia riparativa”.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consultorio, Vincenzo Serra, per la scelta della Lumsa perché “al contempo è una nuova responsabilità, un nuovo servizio a favore delle persone e delle famiglie che si rivolgono alla nostra struttura in momenti di fragilità”.

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