Messico: la Chiesa indica quattro ambiti per una “agenda di pace”

Dal Dialogo per la pace a una vera e propria agenda. Prosegue, in Messico, il cammino per la costruzione della pace, promosso dalla Chiesa messicana nelle sue varie articolazioni: Conferenza episcopale, Conferenza dei religiosi, Compagnia di Gesù e Pastorale dei laici. L’agenda, presentata ieri in una conferenza stampa, “propone un cambiamento essenziale nella coscienza collettiva, allontanandosi da una cultura della violenza per abbracciare una cultura della cura che riafferma il valore della vita, della dignità umana, della fraternità e della casa comune”.
Il documento parte da una diagnosi, offre un orizzonte e propone un percorso di azione su quattro temi centrali: tessuto sociale, sicurezza, giustizia e carceri. “Siamo convinti che l’indifferenza, la paura e la violenza non siano il nostro destino, ma un periodo buio della nostra storia che possiamo superare attraverso la collaborazione, la corresponsabilità e gli sforzi comuni”, si legge nel testo. Nell’ambito della sicurezza e della giustizia, l’Agenda promuove la creazione di “istituzioni solide che abbiano la capacità di salvaguardare i diritti umani. Chiediamo sempre di abbandonare gli approcci punitivi e reattivi, privilegiando la giustizia riparativa e le soluzioni alternative ai conflitti”. Le procure, sia a livello statale che federale, “necessitano di una profonda revisione e dell’adozione di un modello di erogazione della giustizia che si concentri sulla fornitura di servizi di alta qualità, sulla garanzia dei diritti individuali, sull’attenzione alle vittime e sulla riduzione dell’impunità. È essenziale che le procure forniscano un’attenzione onesta e professionale a coloro che sporgono denuncia e, soprattutto, che dispongano di protocolli efficaci per la cura delle vittime, evitando la loro revittimizzazione”. In questo dialogo, si prosegue, “abbiamo scoperto che esistono metodi tradizionali di conciliazione, mediazione e riparazione radicati nelle comunità, che possiamo integrare come processi preventivi per ridurre il peso delle istituzioni incaricate di procurare e impartire giustizia. Il lavoro di pace e giustizia comprende una serie di strategie, processi e settori interconnessi. La nostra proposta è un’agenda sociale completa, inclusiva e di ampio respiro. Questa agenda mira a non lasciare nessuno escluso o indietro e presta particolare attenzione ai settori più vulnerabili”.
Un altro elemento di questa Agenda si concentra “sulla promozione della collaborazione e del riavvicinamento tra le comunità e le polizie municipali, nonché sulla promozione di un equilibrio appropriato tra gli sforzi di prevenzione e di risposta e sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica alla nostra responsabilità condivisa per la sicurezza. I casi di successo nella riduzione della criminalità sono stati il prodotto di un lavoro coordinato tra le forze di sicurezza dei diversi livelli di governo in stretta collaborazione con i cittadini”.

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