Attacco a Israele: appello del Patriarca ecumenico Bartolomeo, no all’uso della violenza “per perseguire la pace”

Un chiaro no all’uso della violenza per “perseguire la pace”. A ribadirlo è anche il Patrairca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I in un comunicato diffuso dal Fanar sui tragici eventi in corso in Medio Oriente. “Siamo profondamente addolorati per le notizie che giungono dal sofferente Medio Oriente”. Il Patriarca formula una preghiera per le vittime e le famiglie in lutto. Poi aggiunge: “Il nostro pensiero e la nostra preghiera vanno in particolare ai civili, che vivono dolorosi momenti di angoscia, terrorizzati dal suono inquietante delle sirene e dalla minaccia imminente delle esplosioni, e soprattutto a tutti i bambini innocenti, che meritano di crescere veramente nella ‘Terra Promessa’ di pace e prosperità. In mezzo alla rabbia e alla distruzione, in mezzo al male e al rancore, gli esseri umani sono facilmente tentati di pensare e di agire violentemente. Sebbene molti considerino la violenza un mezzo necessario per la risoluzione delle controversie, non potremo mai vederla come parte della buona creazione di Dio, né potremo mai approvare l’uso della violenza per perseguire la pace. Dobbiamo invece guardare al “bene” che Dio per primo ha creato e alla pace perfetta alla quale desidera che andiamo”. Nel fare riferimento al Salmo 34,14 che recita “Allontanati dal male e fa’ il bene; cerca la pace e adoperati per essa”, il Patriarca conclude: “la lotta per la pace non è solo un comandamento divino, ma anche un valore universale e una precondizione essenziale per il rispetto e la tutela della dignità umana”.

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