Ucraina: card. Hollerich (Comece) e Rev. Krieger (Cec) al confine polacco-ucraino, “Qui è il centro dell’Europa, con le persone che stanno soffrendo, uccise, torturate, violentate”

(Foto Comece)

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“Siamo qui al confine tra Polonia e Ucraina, siamo qui per esprimere solidarietà a tutti i rifugiati che sono arrivati, stanno arrivando e arriveranno in Unione Europea. Qui è il centro dell’Europa perché il centro dell’Europa oggi è in Ucraina dove le persone stanno soffrendo, stanno morendo e vengono uccise, torturate e violentate”. Così in un video, il cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece), spiega insieme al Rev. Christian Krieger, presidente della Conferenza delle Chiese Europee (Cec) le ragioni che li hanno portati al confine tra Polonia e Ucraina, dove hanno visitato per due giorni alcune delle strutture che accolgono e sostengono i rifugiati in fuga dall’Ucraina a causa dell’invasione russa iniziata il 24 febbraio 2022. Più di 2 milioni di persone, per lo più donne e bambini, hanno attraversato il confine polacco-ucraino dall’inizio della guerra. I due presidenti della Comece e Cec hanno quindi deciso di raggiungere insieme il valico di frontiera Dorohusk-Yahodyn tra Polonia e Ucraina. Accompagnati dal metropolita Abele di Lublino e Chelm (Chiesa cristiana ortodossa polacca), il cardinale e il reverendo hanno poi visitato un punto di accoglienza per i rifugiati provenienti dall’Ucraina nella città polacca di Chelm. A Lublino, invece, hanno potuto incontrare i volontari della Caritas Polonia, insieme all’arcivescovo cattolico della città, mons.  Stanisław Budzik.

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“Siamo qui in Polonia – dice il Rev. Krieger – anche per esprimere la nostra riconoscenza e gratitudine al popolo polacco che ha accolto più di 2 milioni di rifugiati. Hanno fatto un lavoro straordinario, segno di umanità, solidarietà e speranza per il futuro”. “Siamo qui – ha proseguito il card. Hollerich – prima della Settimana Santa, prima del Venerdì Santo e prima di Pasqua. Questo è il luogo dove Nostro Signore soffre, dove il Suo Corpo è torturato, ucciso. Noi però sappiamo della sua Resurrezione ed esprimiamo la nostra speranza”. “E siamo qui – ha proseguito il Rev. Krieger – anche per testimoniare che vogliamo continuare a pregare e a lavorare per la giustizia, per la riconciliazione e pace in Europa, per tutti i popoli, per tutte le Nazioni e tutte le Chiese”. E proprio qui, dal confine polacco-ucraino, in vista delle festività pasquali, il rev. Krieger e il card. Hollerich hanno diffuso un messaggio pasquale speciale invocando la preghiera e l’azione per la pace in Ucraina e oltre.

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“Di fronte all’orrore e alla tragedia delle guerre in questo mondo, di fronte a tanta sofferenza e violenza provocate dall’odio e dall’avidità, continuiamo ad annunciare il messaggio che volge i nostri occhi verso Cristo Risorto”, si legge nel Messaggio. “Continuiamo a ringraziare e a benedire tutti coloro, ovunque si trovino e chiunque essi siano, che offrono sostegno e solidarietà a chi è nel bisogno e così condividono segni di umanità e testimoniano la speranza. Continuiamo a pregare e ad operare per la giustizia, la riconciliazione e la pace tra i popoli, le culture e le nazioni!”.

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