Terzo Settore: Terzjus, “80% enti non profit intervistati preoccupato rispetto ad adempimenti amministrativi per Runts in termini di impegno e di tempo”

Il 50% degli enti non profit intervistati è convinto che Riforma e Runts contribuiranno a far conoscere maggiormente e a facilitare l’interazione fra enti del Terzo Settore da una parte e cittadini e aziende dall’altra; l’80% si dichiara preoccupato rispetto agli adempimenti amministrativi in termini di impegno e di tempo, ma il 76% si sta preparando frequentando corsi di formazione dedicati. Sono questi alcuni dei primi risultati emersi dall’indagine digitale “Riforma in movimento – Edizione 2022” (https://italianonprofit.it/riforma-in-movimento/), promossa da Terzjus – Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale, in collaborazione con Italia non profit.
Fino al 29 aprile le organizzazioni non profit presenti sul territorio nazionale possono partecipare ed esprimere la propria opinione sui temi della Riforma. L’obiettivo della survey è quello di comprenderne il grado di conoscenza e recepimento da parte degli enti non profit, soprattutto delle norme più recenti. In particolare, quest’anno si vuole indagare come si stiano approcciando al Runts e al suo iter di iscrizione, e le percezioni e aspettative rispetto alle nuove opportunità e ai provvedimenti attuativi emanati dal Ministero del Lavoro nel corso del 2021.
L’indagine quali-quantitativa ha la forma di un questionario online e con poche e semplici domande intende rilevare l’esperienza dei rispondenti con il Runts, i suggerimenti circa gli ambiti di miglioramento sia rispetto all’iter di iscrizione, sia rispetto all’applicazione delle previsioni normative, gli effetti dell’iscrizione al Runts sulle organizzazioni e le opportunità della Riforma.
I risultati saranno resi pubblici e disponibili per tutti sul portale “Riforma in movimento”, diventeranno parte integrante del Terzjus Report 2022 e verranno presentati alle istituzioni per portare la voce e l’esperienza di chi la Riforma la vive in prima persona, all’attenzione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti di reti e istituzioni nazionali ed europee. Tutto questo è possibile anche grazie all’importante sostegno della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria, di Unioncamere e di Fondazione Unipolis.

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