Sanità: Fnopi, “eccellenza infermieristica in tutto il Nord Est” tra infermieri e Ospedali di comunità

Il Nord Est è la “patria” dei “modelli positivi di assistenza infermieristica sul territorio e le sue Regioni sono tutte tra quelle benchmark, cioè con i modelli più efficienti ed efficaci di assistenza”. Lo afferma la Fnopi (Federazione ordini professioni infermieristiche), che nella terza tappa del suo Congresso toccherà venerdì 9 e sabato 10 luglio Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige dove i rappresentanti del Comitato centrale della Federazione premieranno 14 progetti-iniziative assolutamente innovativi per l’assistenza sul territorio e di prossimità.
In Friuli – dati 2019 dell’Azienda bassa friulana, ora Azienda sanitaria oniversitaria Friuli centrale, dove l’infermiere di comunità è attivo dal 2000 – si hanno risultati ormai ventennali dell’intervento dell’infermiere di comunità (-18% codici bianchi in ospedale, + 3% di over 65 assistiti a domicilio con un Piano assistenziale individualizzato e una presa in carico integrata degli over 75 maggiore di circa il 5%, -12 per mille del tasso di ospedalizzazione, rendendo il dato dell’azienda tra i più bassi d’Italia e, quindi, con meno ricoveri impropri).
In Veneto c’è il maggior numero di Ospedali di comunità (che sono a gestione infermieristica) del resto d’Italia (sono già attivi il 73% dei posti letto previsti in queste strutture), per rendere l’assistenza più vicina ai cittadini ed evitare un uso inappropriato delle strutture ospedaliere dedicate ai casi più gravi di acuzie.
In Emilia-Romagna si ha il maggior numero di Case della salute attualmente attive rispetto a tutte le altre Regioni (ce ne sono il 56% di quelle previste dal Pnrr contro Regioni che non ne hanno nessuna) e gli infermieri sono spesso ai vertici dei distretti sanitari con la disponibilità quindi non solo di professionisti, ma anche di strutture ad hoc, vere alternative al pronto soccorso e all’ospedale per l’assistenza sul territorio.
In Trentino-Alto Adige un faro speciale è sugli aspetti sociali dell’assistenza, da quella che favorisce il benessere psicosociale a domicilio a chi ha problemi di salute mentale all’uso della telemedicina a supporto degli infermieri di famiglia e comunità per il monitoraggio e l’assistenza continua delle principali cronicità.

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