Eurostat: un terzo dei migranti nell’Ue – nati in Europa o in Paesi terzi – ha un livello di istruzione superiore al diploma. Il dato più basso in Italia

“Una dimensione importante dell’integrazione dei migranti nelle società di accoglienza è il livello di istruzione. Nel 2020, poco più di un terzo (35,6%) dei migranti adulti (di età compresa tra 25 e 54 anni) nati in un altro Stato membro dell’Ue aveva un livello di istruzione terziario. Questo tasso era più basso per i migranti nati al di fuori dell’Ue (29,6%)”. Lo attesta Eurostat, sottolineando dunque che oltre un terzo dei migranti registrati che sono presenti in Europa ha un livello di istruzione che va oltre il diploma secondario. “Per contro, la quota di popolazione con istruzione terziaria che vive nello Stato membro di nascita era del 36,7%”. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati per il 2020, la popolazione migrante polacca di età compresa tra 25 e 54 anni nata in un altro Stato membro dell’Ue ha registrato la quota più elevata di istruzione terziaria completata (67,9%), seguita da Estonia (65,0%) e Svezia (62,4% )”.
Per i migranti nati al di fuori dell’Ue, il 72,8% aveva un livello di istruzione terziario in Romania, seguito da Irlanda (65,3%) e Polonia (59,5%). All’altra estremità della scala, in Italia, il 12,7% delle persone di età compresa tra 25-54 anni nate in un altro Stato membro dell’Ue aveva un livello di istruzione terziario, seguito dalla Grecia (24,9%). La Grecia (11,5%) e l’Italia (13,4%), seguite dalla Slovenia (17,3%) hanno riportato anche le quote più basse di popolazione nata al di fuori dell’Ue con un livello di istruzione terziario”. Per la popolazione nativa, la quota più alta di persone di età compresa tra 25 e 54 anni con istruzione terziaria nel 2020 è stata osservata a Cipro (54,3%) e la quota più bassa in Romania (21,1%).
Nel 2020, la quota di donne nell’Ue di età compresa tra 25 e 54 anni con un livello di istruzione terziaria era superiore alla quota di uomini in tutti e tre i sottogruppi della popolazione: nativa, nati in un altro Stato membro dell’Ue e nati al di fuori dell’Ue.

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