Pedopornografia online: don di Noto (Meter) su nuova normativa Ue, “inaccettabile compromesso che non tutela i minori”

“Un inaccettabile compromesso, debole, opaco e non perfetto. Un compromesso che non rispetta la tutela dei minori”. Così don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter, da 30 anni in prima linea contro la pedofilia e pedopornografia, definisce la normativa approvata ieri sera  dal Parlamento europeo “per tutelare meglio i minori dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali, quando utilizzano servizi di webmail, chat e messaggistica”. Secondo le nuove norme, si legge in una nota dell’Europarlamento, “i fornitori di servizi di webmail, chat e messaggistica possono decidere di continuare a individuare, rimuovere e denunciare abusi sessuali sui minori online. Potranno anche adottare misure per contrastare il cyber grooming e segnalare i presunti abusi alle autorità di contrasto e giudiziarie o alle organizzazioni che agiscono nell’interesse pubblico contro l’abuso sessuale sui minori”.
Per il sacerdote “bisogna inserire l’obbligatorietà della rimozione del materiale pedopornografico” che non deve essere solo “su base volontaria per i server provider”, oltre alla “totale e assoluta collaborazione per fornire tutti gli elementi di individuazione dei soggetti che trafficano, adescano e promuovano la ideologia pedofila come giustificazione e normalizzazione”. Così, invece, il testo approvato è solo “un compromesso che non tiene conto della gravità della piaga della pedofilia”, ribadisce il sacerdote sottolineando che “inquieta quel ‘potranno'” riferito ai server provider (su base volontaria e non obbligatoria) ” oltre all’accenno al “necessario rispetto della privacy degli utenti”. La stessa Birgit Sippel (eurodeputata, relatrice), conclude Di Noto, ha ammesso: “Forse non è perfetto, ma è una soluzione temporanea praticabile per i prossimi tre anni”.

 

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