Recovery Plan: don Soddu (Caritas italiana), “Pnrr raggiungerà obiettivo se cambierà il Paese e ridurrà disuguaglianze sociali”

foto SIR/Marco Calvarese

“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza raggiungerà il suo obiettivo se saprà cambiare in concreto il Paese e le prospettive di chi incontra maggiori difficoltà”: lo ha affermato oggi pomeriggio don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, aprendo il webinar intitolato “Una Repubblica imperfetta” dedicato proprio all’analisi e alle proposte in merito al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il Pnrr, ha precisato don Soddu, “è un orizzonte di politiche pubbliche. È quindi un atto di responsabilità immergersi nella sua complessità. Il tema riguarda infatti noi e il futuro del nostro servizio tra i poveri. È un documento che ci interroga, in quanto organismo pastorale, su come agire per ridurre i divari esistenti, sempre in una logica di sussidiarietà”. In questo senso, ha proseguito, “ci offre l’occasione per continuare il nostro lavoro di advocacy per le persone meno favorite, perché essere cittadini e cristiani non sono cose differenti ma si uniscono, come diceva il nostro primo presidente, mons. Giovanni Nervo”. Rispondendo quindi all’esortazione di Papa Francesco in occasione dell’udienza per i 50 anni di Caritas italiana a “guardare alla realtà con gli occhi dei poveri, altrimenti non si capisce nulla”, don Soddu ha invitato ad operare nei territori e “contribuire alla crescita del nostro Paese costruendo un dialogo sociale competente, basato su una analisi condivisa”. All’esame del Pnrr e relative proposte Caritas italiana ha dedicato due dossier specifici a disposizione sul sito, il numero 65 e numero 67: “La prospettiva di lavoro – ha aggiunto Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas italiana – è di estendere la base, la governance sussidiaria, attraverso il dialogo sociale, che Papa Francesco chiama ‘amicizia sociale’. Si parla di una ‘Repubblica imperfetta’ come è stata definita dal presidente Sergio Mattarella, perché ci sono ancora troppe ingiustizie a livello sociale. Il tema delle disuguaglianze va quindi ora affrontato in modo adeguato”.

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