Recovery plan: Caritas italiana, “manca il tema migrazioni e integrazione, asili nido sottofinanziati”

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza “manca il tema migrazioni e integrazione, gli asili nido sono sottofinanziati, non c’è la governance sussidiaria né il riferimento all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Sono alcuni degli aspetti messi in evidenza dagli analisti di Caritas italiana, durante il webinar in corso oggi pomeriggio intitolato “La Repubblica imperfetta” che sta prendendo in esame, a partire da due dossier on line sul sito Caritas, i dettagli tecnici del piano di politiche pubbliche post pandemia. Lo scopo è cercare di orientare meglio la propria azione tra i poveri, nei territori, attraverso le Caritas diocesane e segnalare alle istituzioni pubbliche le mancanze. Secondo Francesco Marsico, responsabile area nazionale di Caritas italiana, “dobbiamo occuparci del Pnrr in maniera plurale e dialogica, non per trovare spazi ma per costruire alleanze e avviare processi. Ma soprattutto per verificare il posto dei poveri all’interno del piano e testare la nostra capacità di capire il presente e ipotizzare il futuro”. Marsico ha ricordato le priorità del Pnrr: “donne, giovani e Mezzogiorno, divari di genere, generazionali e territoriali” e le relative risorse disponibili nei vari settori. Intenzione della Caritas, nel suo lavoro di advocacy a favore dei poveri, è di segnalare le varie mancanze e sviluppare alleanze con altre realtà della società civile. Un approccio che tenga conto anche della dimensione internazionale e dei riferimenti alla dottrina sociale della Chiesa. “Certi meccanismi vanno messi in evidenza – ha aggiunto Massimo Pallottino, responsabile dell’Ufficio Asia e Oceania di Caritas Italiana -. Dobbiamo fare in modo che il Pnrr sia coerente con i principi dell’Agenda 2030 e diventi un luogo di riflessione e attenzione”.

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