Funerali Chiara Gualzetti: card. Zuppi (Bologna), “la luce della fede illumini un buio altrimenti inaccettabile e insostenibile”

(Foto: ANSA/SIR)

“Carissimi Giusy e Vincenzo e carissimi familiari tutti (ed oggi lo siamo davvero tutti), carissimo don Ubaldo, che in queste settimane ‘da impazzire’ sei stato un papà e un nonno pieno di tanta fede anche se pieno di incredulo dolore, vorrei dirvi che sono con voi in questo ultimo saluto a Chiara. Desidero, se possibile, incontrarvi tra qualche tempo, quando forse misureremo l’assenza con più sofferenza, per potere riflettere assieme, pregare, abbracciarci e scegliere di contrastare ogni violenza con l’amore”. Queste le parole dell’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, per il funerale di Chiara Gualzetti celebrato oggi a Monteveglio, in un messaggio letto dal parroco, don Ubaldo Beghelli. “Dio non ha creato la morte”, osserva il porporato, “non la vuole, mai, per nessuno, nemmeno per Caino. Dio è un Dio di vita. Vuole la vita, ci insegna ad amarla, ci insegna a vivere perché ci insegna ad amare e ci ama. E la vita da questo viene e questo cerca. Dio la vuole piena e senza fine – cioè eterna – proprio perché sa che la vita vuole vita. Per questo Gesù da onnipotente si è fatto vulnerabile per aiutarci a capire qual è la sua e nostra vera forza: l’amore. Gesù dona consapevolmente la sua vita a chi lo uccide, perché nella nostra croce tutti possiamo aggrapparci alla sua croce, perché nella nostra sofferenza possiamo sentire vicina la sua sofferenza, perché nel buio e nella disperazione non ci sentiamo abbandonati”. In questi giorni, confida il cardinale, “ho pregato tanto con Chiara e per lei, per voi e con voi e ho chiesto al Signore che la luce della fede illumini un buio altrimenti inaccettabile e insostenibile. Sentiamo rimbombare dentro il nostro cuore la povera voce di una mamma e di un papà che attendono invano, che urlano il nome di Chiara, cercandola. Ecco, ho pensato che era proprio così la preghiera di Maria sotto la croce, anche lei con il cuore spezzato”. Ma Gesù, con dolcezza, ci dice: “Non temere, soltanto abbi fede!”. Il card. Zuppi ricorda : “Papà Vincenzo ha detto che Chiara è morta piena di amore, fidandosi, perché dava amore e affetto a tutti e lo ha fatto fino alla fine. Non smetterà di farlo. L’amore di Gesù ha vinto la morte e accende di vita le stelle del cielo. Sono in alto e ci aiutano ad alzare lo sguardo, a camminare, a sentire vicina la loro luce che ci raggiunge e ci entra nel cuore. La luce di Dio accende la stella luminosissima di Chiara e nel cielo la contempleremo perché anche noi possiamo uscire ‘a riveder le stelle’ dopo questa notte terribile”.

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