Riviste: Il Segno di Milano, “C’è chi dice no”, analisi dei negazionismi di ieri e di oggi

“C’è chi dice no”: questo il titolo con cui Il Segno, mensile della Chiesa ambrosiana, lancia la storia di copertina del numero di giugno, in distribuzione nelle parrocchie e nelle librerie cattoliche da domenica 6. “La pandemia è solo l’ultimo esempio: la storia, passata e recente, è costellata di avvenimenti – spiega la redazione – sui quali gruppi di opinione più o meno estesi, rigettando la cosiddetta ‘versione ufficiale’, costruiscono teorie alternative e alimentano sospetti complottisti”. È stato così, per esempio, per l’allunaggio del 1969, oppure per il tragico destino di alcune celebrità. “Ben più gravi i casi di negazionismo dei campi di concentramento e, appunto, di disconoscimento e sottovalutazione della pandemia, sulla base dei quali si sono creati i gruppi cosiddetti No Covid”. Il Segno se ne occupa dando voce a esperti dei vari ambiti, tra i quali i sociologi Cristina Pasqualini e Fabio Introini, che analizzano le cause di questi fenomeni; Nicoletta Vittadini (sociologa della comunicazione), che approfondisce la tematica delle fake news veicolate sui social e Antonietta Cargnel (già primario di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano) sulle teorie No Vax. Fra i vari servizio di Il Segno di giugno un dialogo con Maria Chiara Carrozza, da poco nominata presidente del Cnr, dopo aver ricoperto l’incarico di direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi.

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