8xmille: Caritas Palermo, percorsi riabilitativi per 13 pazienti in carico ai Centri di Salute mentale

Percorsi riabilitativi di rafforzamento delle abilità sociali e di sostegno alla socialità. Li prevede il progetto “Educativamente”, sviluppato dalla Caritas di Palermo, in favore di 13 pazienti in carico ai Centri di Salute mentale, grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica.
Nello specifico, cinque beneficiari saranno inseriti all’interno di percorsi e contesti lavorativi a forte valenza relazionale e di aiuto, attraverso lo strumento del tirocinio formativo; otto beneficiari saranno inseriti in attività di volontariato all’interno di contesti in grado di accogliere, sostenere e tutelare potenzialità personali, che necessitano di essere rinforzate all’interno di contesti relazionali significativi, prima di approdare all’esperienza del tirocinio formativo. Sarà prevista, inoltre, una accoglienza per massimo tre persone in compresenza, nel Centro San Carlo Santa Rosalia. L’inclusione lavorativa/formativa rappresenterà un’esperienza riabilitativa. “La Caritas di Palermo ha sperimentato un approccio integrato di cura e promozione umana basato sulla presa in carico comunitaria delle persone portatrici di un disagio mentale – spiega il vicedirettore, don Sergio Ciresi -. Questo progetto, avviato dal 2016, è stato sviluppato in collaborazione col Dipartimento di Salute mentale di Palermo. L’obiettivo principale di quest’iniziativa è quello di promuovere benessere, integrazione sociale, prossimità e al contempo conoscenza e sensibilità verso le diverse forme in cui il disagio psichico può manifestarsi”.
Un impegno realizzato con il supporto del volontariato parrocchiale, delle mense e dei servizi delle parrocchie, in tutta la diocesi. “Le attività proposte hanno un significato relazionale importante per far scoprire e riscoprire nei pazienti abilità e risorse sopite – conclude don Ciresi -. Quest’anno, il progetto ha una particolare valenza alla luce del fatto che il disagio psichico è maggiormente accentuato a causa della pandemia”.

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