Stati generali natalità: Draghi, “un’Italia senza figli lentamente finisce di esistere. Per il Governo questo è un impegno prioritario”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Un’Italia senza figli è un’Italia che non ha posto per il futuro, è un Italia che lentamente finisce di esistere. Per il Governo questo è un impegno prioritario. Il Governo si sta impegnando come sapete su molti fronti per aiutare le coppie e le giovani donne”. Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo, stamattina, agli Stati generali della natalità, in corso a Roma.
“Al sostegno economico diretto delle famiglie con figli è dedicato l’assegno unico universale – ha ricordato il premier -. Dal luglio di quest’anno la misura entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari. Nel 2022, la estenderemo a tutti gli altri lavoratori, che però anche nell’immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti. Le risorse complessivamente a bilancio ammontano ad oltre 21 miliardi di euro, di cui almeno sei aggiuntivi rispetto agli attuali strumenti di sostegno per le famiglie e come ho detto al presidente De Palo, si può star tranquilli anche per gli anni a venire che l’assegno unico ci sarà. È una di quelle trasformazioni epocali su cui non è che ci si ripensi l’anno dopo”.
Draghi ha quindi rammentato: “Nel mio discorso in Parlamento ho elencato le misure a favore di giovani, donne e famiglie, presenti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Queste includono la realizzazione di asili nido, scuole per l’infanzia, l’estensione del tempo pieno e il potenziamento delle infrastrutture scolastiche. Un investimento importante nelle politiche attive del lavoro, nelle competenze scientifiche e nell’apprendistato. Nel complesso, queste misure ammontano a venti miliardi circa. Sono cifre mai stanziate prima”.
E ha proseguito: “Il Pnrr prevede inoltre una clausola generale per incentivare le imprese a assumere più donne e giovani, quale condizione per partecipare agli investimenti previsti nel Piano”.
Infine, nel decreto “Imprese, lavoro, professioni”, che sarà presentato la prossima settimana, “lo Stato garantisce ai giovani gran parte del finanziamento necessario per l’acquisto della prima casa e ne abbatte gli oneri fiscali”.
Se, oggi, “siamo diventati più sinceri nelle nostre consapevolezze”, “mentre usciamo da questa fase di importante riflessione, è importante che ci siano decisioni. Dobbiamo aiutare i giovani a recuperare fiducia e determinazione. A tornare a credere nel loro futuro, investendo in loro il nostro presente”, ha concluso.

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