Grecia: associazione Neos Kosmos, “no a detenzioni arbitrarie e respingimenti violenti di migranti, con appoggio Ue”

Dopo la visita del Papa ad Atene e Lesbos l’associazione Neos Kosmos aps esprime “preoccupazione per le modalità di gestione del fenomeno migratorio attuate dal governo greco, con il pieno appoggio dell’Unione europea. Una politica incentrata su detenzioni arbitrarie e respingimenti violenti, via mare e via terra, a danno di persone e famiglie che chiedono asilo politico e protezione umanitaria”. La conseguenza di queste politiche, ricorda l’associazione Neos Kosmos, “è anche l’aumento della pericolosità dei viaggi della speranza: dal 2019 al 2020 il numero di morti, nel tentativo di raggiungere il paese ellenico, è passato da uno ogni 1.051 migranti ad uno ogni 154 (fonte Unhcr). Da marzo 2020 a ottobre 2021, sono state respinte dalle autorità greche 19.127 persone, con modalità violente e non rispettose dei diritti umani fondamentali (fonte Aegean Boat Report). “La politica securitaria attuata dalla Grecia riguarda anche la gestione delle accoglienze – sottolineano -. Almeno 250 milioni di euro sono stati spesi nei nuovi campi per richiedenti asilo sulle isole dell’Egeo nord orientale, simili a carceri e posizionati in aree remote, circondate da filo spinato e recinzioni, con orari di ingresso/uscita ristretti. Queste persone, serve ricordarlo, hanno raggiunto le coste europee per chiedere protezione internazionale e si ritrovano rinchiuse in questi centri per periodi che spesso superano i 12 mesi, in attesa di valutazione della loro richiesta”. Comprendendo pienamente le preoccupazioni e i disagi delle popolazioni locali, che soprattutto sulle isole greche da anni accolgono persone in fuga da guerre e povertà, l’associazione invita ad “investire energie e risorse per tutelare la sicurezza, l’economia e la socialità di queste comunità”, ma al tempo stesso a “garantire il rispetto dei diritti umani per i richiedenti asilo”. Al contrario, sottolineano, “la Grecia e l’Unione europea sembrano andare sempre di più verso la chiusura e la segregazione, alimentando nella popolazione paura e sospetto, ma anche esponendosi sempre di più ai ricatti di dittatori senza scrupoli e trafficanti di esseri umani”. Neos Kosmos chiede “che la Grecia, l’Italia e l’Unione europea attuino un vero cambio di rotta nella gestione dei fenomeni migratori”.

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