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Russia: mons. Werth (Novosibirsk), lettera di Natale dedicata al Sinodo. “Osare e discutere su temi di attualità nella vita della Chiesa”

Il vescovo di Novosibirsk Joseph Werth ha dedicato una lettera pastorale in vista del Natale a incoraggiare i fedeli a “osare, discutere, dibattere su temi di attualità nella vita della Chiesa” in relazione al Sinodo che si è aperto a Roma il 10 ottobre, “mentre noi in Russia, celebravamo i 30 anni di libertà di fede”. Il vescovo riparte dal Concilio Vaticano II e dal processo “Ripetizione degli insegnamenti del Concilio”, vissuto dalla diocesi siberiana nel 2012-2015, 50 anni dopo il Concilio: è stata una opportunità – anche se non pienamente sfruttata – per “comprendere” il cammino che la Chiesa ha fatto ma che noi “non avevamo potuto compiere, perché tagliati fuori dalla Chiesa e dal mondo dalla cortina di ferro”. Ora il Sinodo, “sulla scia del rinnovamento della Chiesa proposto dal Concilio, è insieme un dono e un compito” che “mostra e incarna al meglio la natura della Chiesa come Popolo di Dio, itinerante ed evangelizzatore”. Il tema stesso del Sinodo “richiede la partecipazione attiva di tutta la Chiesa”. Per questo mons. Werth sollecita: “Immagina, dipingi per te un’immagine della Chiesa verso la quale dobbiamo tendere. Cosa ti piace particolarmente nella Chiesa che vorresti continuare a sostenere e sviluppare. E cosa nella Chiesa, quali fenomeni ti riempiono di tristezza e persino di vergogna, e come possiamo correggere la situazione”. La domanda principale per tutti resta: “come si realizza oggi ai diversi livelli (dal locale all’universale) questo ‘movimento insieme’ che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo secondo la missione a lei affidata? Quali passi ci invita lo Spirito a fare per crescere come Chiesa sinodale?”.

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