Compleanno Papa Francesco: gli auguri del Patriarca Kirill, “abbiamo una responsabilità speciale per il destino dell’umanità e possiamo lavorare insieme”

Gli auguri oggi a Papa Francesco anche dal Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. “Come primati delle due più grandi Chiese cristiane del mondo – si legge in un messaggio pubblicato sul sito del Patriarcato russo con una foto che ritrae Papa Francesco e il Patriarca Kirill -, abbiamo una responsabilità speciale per il destino dell’umanità. Questa responsabilità ha una dimensione globale, come dimostrato dal nostro incontro all’Avana e dalla Dichiarazione congiunta adottata in quell’occasione. Sono lieto di testimoniare che, pur rimanendo fedeli alle proprie tradizioni, le nostre Chiese hanno al tempo stesso raggiunto un alto livello di interazione, grazie al quale possiamo lavorare insieme per la gloria del nome di Dio su tutta la terra, per la diffusione dei principi morali nella società, per lo sviluppo del dialogo interreligioso e per dare risposte degne alle sfide moderne”. Nel messaggio di augurio, Kirill ringrazia Francesco per “i molti anni al servizio del Signore”, per la sua “disponibilità a chiunque chieda, di rendere conto della tua speranza”, per l’attitudine a “dare una risposta con mitezza e rispetto”, e per l’impegno a “richiamare i tuoi contemporanei a vivere secondo i comandamenti di Dio”. “Congratulandomi con Vostra Santità – conclude Kirill – prego per il rafforzamento della tua forza mentale e fisica, in modo che tu possa continuare diligentemente a non indebolirti, ardere nello spirito, servire il Signore (Rom. 12:11), riuscendo a svolgere l’opera del Primate”. Sul volo di ritorno da Atene, il Papa, rispondendo ad una domanda, ha detto di essere “disposto sempre ad andare a Mosca” per incontrare il patriarca Kiril. Con una nota, il metropolita russo Hilarion, praticamente il numero 2 del Patriarcato, ha confermato la possibilità di un nuovo incontro tra il Kirill e Francesco precisando però che né il luogo nè la data “sono ancora stati determinati”. Era il 12 febbraio del 2016 quando sull’isola di Cuba, a L’Avana, Papa Francesco e il Patriarca Kirill scrissero una pagina di storia nelle relazioni tra le due Chiese. L’incontro – il primo tra i due primati, dallo scisma del 1054 – avvenne nell’aeroporto internazionale “Jose Marti” a L’Avana. Fu sigillato con la firma ad una Dichiarazione comune che dettò poi l’agenda dei rapporti negli anni a venire. Anche in quella occasione, la prima parola che pronunciò Papa Francesco al Patriarca, fu “fratello”. “Finalmente, fratello – disse -: è chiaro che questa è la volontà di Dio”. E Kirill rispose: “Anche se le nostre difficoltà non si sono ancora appianate c’è la possibilità di incontrarci e questo è bello”.

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