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Regno Unito: meno della metà dei britannici si dichiara cristiana. Cala anche il numero dei fedeli alle liturgie

Per la prima volta il numero di cristiani in Inghilterra e Galles, dove i cittadini sono circa sessanta milioni, sta per scendere al di sotto della metà della popolazione. A dirlo sono le statistiche contenute nell’ultima radiografia completa delle religioni del Regno Unito, messa a punto con i risultati del censimento nazionale del 2019. A curare i dati è l’Istituto nazionale di statistica britannico secondo il quale due anni fa oltre la metà della popolazione, circa il 51%, si era dichiarata cristiana, un calo di quasi 8,3 punti rispetto agli ultimi dati del 2011. La casella “Nessuna religione” è stata la seconda scelta più popolare e i cittadini che hanno preferito questa opzione sono passati dal 32,3% al 38,4% rispetto a dieci anni fa. Le chiese cristiane inglesi registrano da anni un calo nella partecipazione dei fedeli alle funzioni della domenica, una situazione che colpisce soprattutto le generazioni più giovani. Nello stesso censo del 2019 oltre la metà di coloro che si trovano nella fascia d’età tra i venti e i trent’anni hanno dichiarato di non avere alcuna religione. Si tratta del 53% di coloro che hanno tra i venti e i ventinove anni, un dato che contrasta con il 27% delle persone sulla sessantina che frequentano ancora la Chiesa. Una situazione che potrebbe peggiorare con la pandemia. Secondo uno studio della casa di sondaggi “Savanta ComRes” oltre due terzi dei cristiani del Regno Unito non tornerà in chiesa così spesso come prima della pandemia.

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