Francia: vescovo di Créteil mette in vendita la sua residenza per un alloggio più modesto. Fondi saranno utilizzati per risarcire le vittime di abuso

Un gesto simbolico ma concreto per finanziare il risarcimento delle vittime di abuso, senza ricorrere all’obolo della Chiesa o al contributo dei fedeli per la missione. In un messaggio pubblicato venerdì 10 dicembre e letto nelle parrocchie della diocesi questo fine settimana, il vescovo di Créteil (Val-de-Marne), mons. Dominique Blanchet, ha annunciato l’imminente messa in vendita della sua residenza episcopale e la ricerca di “un alloggio più modesto”. La decisione – fa sapere il vescovo – è stata presa in accordo del Consiglio diocesano per gli affari economici e del Collegio dei consultori. “Un mese fa, riuniti in un’assemblea di vescovi a Lourdes – scrive il vescovo nel suo messaggio alla diocesi –, abbiamo ricevuto il rapporto Ciase e abbiamo preso decisioni importanti in risposta a quanto abbiamo sentito da persone vittime di violenza sessuale all’interno della Chiesa cattolica, quando erano minorenni. So quanto queste rivelazioni abbiano scosso e toccato ognuno di noi”. “Molte delle risoluzioni prese così come la nostra determinazione ad attuarle in tempi brevi sono possibili grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni”, scrive mons. Blanchet che rivolgendosi ai fedeli della diocesi annuncia quattro iniziative locali. La prima è l’invito alle persone vittime a parlare. La diocesi ha predisposto ed ampliato una cellula di ascolto, attiva dal 2016, contattabile via mail: paroledevictimes94@eveche-creteil.cef.fr. È stato inoltre istituito un numero nazionale dedicato con l’associazione France-Victimes (01.41.83.42.17) che sarà affisso in ogni luogo ecclesiale di accoglienza: diocesano, scolastico o parrocchiale. La diocesi sta inoltre lavorando alla redazione di una “Carta sulla protezione minori” rivolta ad ogni incontro di catechesi, cappellanie, movimenti, campi e incontri organizzati per ragazzi e bambini. A partire dal mese di marzo 2022, inoltre, partirà in diocesi una corso di formazione specifico per tutti gli operatori pastorali. Ultima decisione la messa in vendita della residenza del vescovo e la ricerca di una dimora più modesta, in prossimità della cattedrale. “Si apre davanti a noi una lunga strada perché la nostra Chiesa sia veramente questa casa dove tutti possano sentirsi protetti e rispettati”, conclude il vescovo che è anche vice-presidente della Conferenza episcopale francese.

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