Disabilità. Orlando (ministro), “passare da una politica di bonus a una con solide gambe”

(Foto ANSA/SIR)

“La pandemia ha messo in luce la necessità di un forte rafforzamento dei servizi sociali pubblici, da integrare con quelli socio-sanitari in sinergia con il terzo settore”. Così Andrea Orlando, ministro del Lavoro e per le Politiche sociali, durante la Conferenza nazionale sulla disabilità in corso da questa mattina a Roma: “Bisogna passare da una politica di bonus a una politica capace di avere delle solide gambe, da un welfare reddituale a un welfare delle fasi della vita. All’interno dell’impianto normativo, credo che potremo trovare spazio per riconoscere i caregiver familiari”. “Le nuove politiche attive e i centri per l’impiego dovranno tenere in considerazione le condizioni dei servizi per l’occupabilità delle persone fragili. Stavolta abbiamo le risorse per farlo, i livelli essenziali e il programma, che è già stato approvato sull’occupabilità, che prevede percorsi che diventano trattamenti esigibili. Le persone dovranno siglare un patto di servizio personalizzato, perché l’inclusione delle persone con disabilità non si realizza se non con una piena logica di partecipazione. La società ha bisogno di tutti, nessuno escluso. Per questo insisto sulla collaborazione con il terzo settore, ambito in cui la possibilità di sperimentare è più forte”. “Il cantiere dei nuovi servizi integrati si è aperto con la definizione dei primi livelli essenziali che sono stati introdotti nel disegno di legge di bilancio per l’anno 2022. Abbiamo costruito una matrice che sarà utile per riformare il sistema di finanziamento dei servizi. Ci attende un lavoro importante e delicato – conclude Orlando -, siamo pronti al confronto sulla bozza di legge delega per anziani non autosufficienti. Ci confronteremo con gli stakeholders per arrivare rapidamente alla condivisione in Consiglio dei Ministri. Siamo aperti al confronto al rafforzamento degli obiettivi soprattutto per la presa in carico che spesso viene liquidata burocraticamente. L’assistenza e la cura di una persona non autosufficiente richiede una svolta importante nella organizzazione dei servizi pubblici”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa