Economia: Istat, effetto Covid-19 sulla produttività. Nel 2020 +1,3% per quella del lavoro, si riduce ancora quella del capitale (-11,2%)

“Nel 2020 il valore aggiunto dei settori produttori di beni e servizi di mercato registra una forte variazione negativa in termini di volume. La produttività del lavoro (valore aggiunto per ora lavorata) aumenta dell’1,3% in un solo anno, a fronte di una crescita cumulata dello 0,9% tra il 2009 e il 2014, per effetto di un calo delle ore lavorate maggiore al calo del valore aggiunto, mentre per quella del capitale (rapporto tra valore aggiunto e input di capitale) il calo è a doppia cifra, pari all’11,2%”. Lo comunica oggi l’Istat, diffondendo i dati relativi alle “Misure di produttività” per gli anni 1995-2020.
“Nell’intero periodo 1995-2020 – spiega l’Istituto nazionale di statistica – la produttività del lavoro ha registrato una crescita media annua dello 0,4%, derivante da un incremento medio del valore aggiunto pari allo 0,2% e da un calo medio annuo delle ore lavorate pari a -0,2%”.
Stando ai dati diffusi, tra il 2009 e il 2014 la produttività del lavoro è cresciuta dello 0,9%, per effetto di una riduzione delle ore lavorate (-1,3%) più ampia di quella del valore aggiunto (-0,4%). Nel periodo più recente (2014-2020) la dinamica negativa delle ore lavorate e del valore aggiunto è stata accompagnata da una dinamica positiva dell’input di capitale: la diminuzione media delle ore lavorate (-1,3%) è risultata maggiore di quella media del valore aggiunto (-0,8%) con un effetto di crescita della produttività del lavoro mediamente dello 0,5%.
Secondo l’Istat, “il divario rispetto alle altre economie europee è risultato particolarmente ampio in termini di evoluzione del valore aggiunto: in Italia, nel periodo 1995-2020, la crescita media annua è stata dello 0,2%, assai inferiore a quella della media della Ue27 (+1,5%). Le ore lavorate, al contrario, hanno registrato variazioni complessivamente molto limitate: -0,2% in Italia, -0,1% in Germania, +0.2% in Francia. Solamente la Spagna, tra i principali paesi europei, ha segnato una crescita più accentuata (+0,8%)”.

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